DAVIDE CASALEGGIO E’ IL CAPO ASSOLUTO DEL M5S: LO DICE LO STATUTO DI ROUSSEAU, PUBBLICATO DAL FOGLIO
NELLA SUA UNICA PERSONA COINCIDONO ASSEMBLEA, PRESIDENTE, CDA E TESORIERE
L’Associazione Rousseau, che controlla i voti online del Movimento 5 stelle, è una sola persona, in cui coincidono l’assemblea, il presidente, il consiglio d’amministrazione e il tesoriere.
Si tratta di Davide Casaleggio, figlio del fondatore Gianroberto morto il 12 aprile 2016. A riportare il contenuto dello statuto in esclusiva è il quotidiano il Foglio.
L’atto costitutivo dell’associazione Rousseau viene firmato pochi giorni prima della morte di Gianroberto nella clinica dove è ricoverato.
L’associazione Rousseau, che ha lo scopo di “promuovere lo sviluppo della democrazia digitale nonchè di coadiuvare il Movimento 5 stelle” nella sua azione politica, è u’associazione composta da due persone: Gianroberto Casaleggio, che è in fin di vita e il figlio Davide. Versano due quote da 150 euro, che costituiscono il fondo iniziale, e sono rispettivamente presidente e vicepresidente, entrambi componenti dell’Assemblea e membri del consiglio direttivo, mentre Davide è anche tesoriere. Ma l’iobiettivo dello statuto, date le condizioni di salute del padre, è assicurare al figlio il controllo perpetuo e assoluto su Rousseau.
Il potere del giovane Casaleggio viene blindato dagli articoli 6 e 13 che consegnano eternamente i ruoli e le funzioni più importanti ai “fondatori.
Ma di fondatori ce ne sono due e dopo appena quattro giorni, in seguito alla morte di Gianroberto, ne resta solo uno: Davide. L’art. 6 dello statuto sancisce che possono entrare nell’associazione persone “la cui ammissione è deliberata dal Consiglio direttivo”-
Ma secondo l’art.13 “il presidente del consiglio direttivo è nominato dall’Assemblea tra i soci fondatori”.
Il 12 aprile, il giorno della scomparsa di Gianroberto, tutte queste distinzioni non contano. L’Associazione Rousseau è una sola persona, in cui coincidono l’assemblea, il presidente, il consiglio direttivo e il tesoriere.
(da “Huffingtonpost”)
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