DECRETO SICUREZZA PROTESTE IN AULA, SENATORI PD, M5S E AVS SEDUTI A TERRA DAVANTI AL GOVERNO: “DENUNCIATECI”
LA “RESISTENZA PASSIVA” DIVENTA REATO NEL REGIME SOVRANISTA LIBERTICIDA
Proteste nell’Aula del Senato sul decreto Sicurezza, per il quale si avvicina il via libera definitivo. Le opposizioni protestano per i tempi compressi dell’iter, che hanno penalizzato l’esame del provvedimento (oggi dovrebbe essere convertito in legge, il termine ultimo era il 10 giugno). Il decreto Sicurezza è stato incardinato ieri e licenziato in una seduta lampo dalle commissioni, dove non è stata esaminata neanche delle 131 proposte di modifica che erano state avanzate.
I senatori del Pd, M5s e Avs si sono seduti a terra davanti ai banchi del governo urlando “Vergogna vergogna” e chiedendo di convocare la conferenza dei capigruppo. I senatori in pratica hanno manifestato il loro dissenso contro una legge liberticida e repressiva, un “decreto paura” che punisce il “dissenso nelle sue varie forme”, facendo una sorta di ‘resistenza passiva’, una delle fattispecie introdotte proprio dal decreto, mostrando dei fogli con la scritta “denunciateci tutti”.
Il presidente del Senato Ignazio la Russa ha evidenziato che non avrebbe interrotto la seduta, citando il precedente del senatore Schifani (FI), e ha dato la parola al leader di Azione, Carlo Calenda. “Li capisco. Non voglio interrompere la protesta pacifica” ha detto a sua volta Calenda. Ma il presidente del Senato alla fine è stato costretto a sospendere l’Aula, e a convocare la conferenza dei capigruppo, come richiesto dalle forze di minoranza. In Aula oggi
dovrebbero iniziare le dichiarazioni di voto sulla fiducia chiesta ieri sera dal Governo, come già accaduto alla Camera. Subito dopo dovrebbe iniziare la chiama dei senatori per votare sulla fiducia
“Sono convinto che non si determinerà l’aggravio sul sistema penale” con l’approvazione del decreto sicurezza. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di Sky tg24 Live in Milano. “Molte delle fattispecie erano già previste come reato – ha aggiunto -, l’occupazione abusiva, per esempio, era comunque già reato”. Replicando alle accuse sulla trasformazione del provvedimento in decreto legge, il ministro ha spiegato che “il decreto è in Parlamento da un anno e mezzo”.
“Avevamo l’esigenza di portarlo a destinazione al più presto, ha avuto i passaggi parlamentari e oggi l’approvazione avrà un’importanza strategica”.
Al ministro dell’Interno ha replicato Avs: “Parole false, forse non sapeva cosa rispondere il ministro dell’Interno e così ha detto di essersi convinto che il nuovo micidiale e liberticida decreto Sicurezza non determinerà l’aggravio sul sistema delle carceri. Ci sono 14 nuovi reati e 16 aggravanti, cioè là previsioni di più carcere per 16 altre fattispecie di reato già esistenti. Insopportabile questa retorica della destra che crede di non dover dare conto delle proprie azioni. Cosa c’entra la devastazione delle vetrine con il divieto di protestare contro il lavoro precario o i cambiamenti climatici? Il dissenso dice che non è colpito: hanno tappato la bocca anche ai detenuti che rifiutano il cibo! Ma si vergogni, il Paese non si farà prendere in giro!”, ha detto il capogruppo di Avs alla Camera Filiberto Zaratti, dopo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno in tv,
(da agenzie)
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