DI BATTISTA REPLICA AGLI ATTACCHI DELLA MELONI: “CAMPA DI POLITICA DA 20 ANNI, HA INCASSATO 3 MILIONI DI EURO”
“MELONI E’ POLITICAMENTE CORRESPONSABILE DELL’OLOCAUSTO PALESTINESE E DA’ COPERTURA MEDIATICA AI TERRORISTI ISRAELIANI”… POI FA IL CONTO DI QUANTO HA GUADAGNATO GIORGIA GRAZIE ALLA POLITICA…”DONNA, MADRE E CRISTIANA? MA COME FA A DORMIRE LA NOTTE?”
Giorgia Meloni sa di essere politicamente corresponsabile dell’olocausto palestinese. Tutto è tranne che fessa del resto. Dunque sa perfettamente di aver dato copertura politica, mediatica e militare ai terroristi israeliani. E dato che su questo è in totale difficoltà prova a delegittimare chi le ricorda ogni giorno la sua complicità con Neyanyahu. Qual è la strategia che ha deciso (e che non a caso oggi portano avanti i giornali governativi)? Attaccare chi parla da mesi (o da anni) dei crimini di Israele e del martirio del popolo palestinese dicendo che chi lo fa lo fa solo per tornaconto personale, per promuovere libri e spettacoli, per guadagnarci insomma. La butta sui soldi.
Per me è un terreno volgare. Ma se ha scelto queso terreno andiamo su questo terreno e parliamo di soldi:
Giorgia Meloni è parlamentare della Repubblica dal 28 aprile del 2006, quando iniziò la XV legislatura. Dunque la Meloni riceve da noi contribuenti, ogni mese, circa 12.000 euro (netti) da 19 anni e 8 mesi. Ho calcolato 12.000 euro al mese sommando l’indennità da parlamentare (10.000 euro lordi), le spese di esercizio del mandato (quasi 4000 euro al mese) delle quali va rendicontato solo il 50% (quantomeno così è avvenuto fino a pochi mesi fa), la diaria (tra i 3600 e i 4000 euro al mese), i contributi per i trasporti da e per l’aeroporto.
Ho escluso tutti gli altri benefit però, dall’ufficio pagato alle utenze pagate, dal Telepass gratis al contributo occhiali, dal contributo PC (2500 euro a legislatura per computer o tablet) ai viaggi gratis. Sì perché i parlamentari possono viaggiare gratis su tutto il territorio nazionale – sempre, anche quando non si spostano per questioni legate al loro mandato – su tutte le navi, gli aerei e i treni italiani anche in business.
E’ sufficiente chiamare l’agenzia viaggi della Camera, comunicare il treno o l’aereo scelto, la classe scelta e attendere il biglietto sul telefono.
Ma torniamo ai soldi. 12.000 euro al mese fanno 144.000 euro all’anno, 720.000 euro a legislatura. Dato che alcune legislature che hanno visto la Meloni deputata non sono durate sempre 5 anni dobbiamo fare i conti solo su mesi e anni. Ebbene nei 19 anni e 8 mesi da deputata alla Meloni sono stati bonificati (netti) 2.832.000 euro. Quasi 3 milioni di euro. Non solo.
La Meloni, ad oggi, ha maturato come TFR (la liquidazione dei parlamentari, il famigerato assegno di fine mandato) circa 190.000 euro.
Queste sono le cifre, tuttavia la Meloni mi attacca sui soldi, sul mio lavoro. Io sono uscito per mia volontà dal Parlamento e ho lasciato la forza politica alla quale appartenevo perché non ho accettato alcune scelte e compromessi al ribasso. Lei per proseguire la carriera politica (la Meloni sogna il Quirinale, credetemi è così) si è schierata dalla parte degli USA e di Israele, cioè dalla parte di chi arma e finanzia il genocidio dei palestinesi e di chi lo realizza direttamente.
Ma torniamo a parlare di soldi (l’ha voluto lei). Io ho fatto una sola legislatura. Anche a me, ogni mese, entravano sul conto 12.000 euro netti. Tuttavia, come la Meloni sa benissimo, mi sono tagliato lo stipendio e ho restituito alle piccole e media imprese italiane (quelle che la Meloni dice di voler sostenere) 304.000 euro del mio stipendio da parlamentare.
Più o meno il costo di un appartamento a Roma. Soldi che mi spettavano per legge ma che ho restituito perché era una promessa elettorale. Non solo.
Avendo fatto una sola legislatura ho maturato un TFR da 43.000 euro (gli assegni di fine mandato non sono tassati). Ma anche la restituzione della liquidazione da deputato era una promessa e una promessa è una promessa. Dunque ho restituito il 100% del mio TFR (il 50% alla Caritas Rieti per sostenere la popolazione vittima del terremoto ad Amatrice e l’altro 50% ad AMKA onlus per progetti di cooperazione in Congo).
Però per la Meloni se adesso scrivo libri (che chiunque può decidere o meno di comprare) o scrivo e realizzo un monologo teatrale sulle balle che ci hanno raccontato dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza, io starei speculando sui palestinesi. E lo dice lei, proprio lei, colei che guida un governo che non ha mai voluto imporre una sanzione che sia una allo Stato terrorista di Israele. Che schifo! Ma come riesce a dormire la notte la
sedicente donna, madre e cristiana? Ad ogni modo se la Meloni si comporta così è perché sa di avere la coscienza politicamente sporca e prova a lavarsela in questo modo così patetico.
Alessandro Di Battista
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