DI MAIO FAI I CONTI E LI SBAGLIA: POCHI LIKE SUL REDDITO DI CITTADINANZA NELLA SUA PAGINA FB
L’ARRABBIATURA DI UN LEADER DIMEZZATO, CON SONDAGGI IN CADUTA LIBERA
Al tormentone di Laura Castelli s’è aggiunto quello di Luigi Di Maio che dice «avete sbagliato i conti». Praticamente totale la sintonia, anche per via delle cariche istituzionali.
Lui è un ex bibitaro al San Paolo di Napoli ed anche vicepresidente del Consiglio, mentre lei, ex addetta alla sicurezza allo stadio di Torino, si dedica a un ministro, un poveraccio laureato in economia, che dopo le schermaglie iniziali, ormai non apre più bocca (e non appare più neanche in video) per non sentirsi replicare il biasimevole «questo lo dice lei»
Non solo a causa del successo della Castelli che Di Maio ha pronunciato quell’«avete sempre sbagliato i conti», l’anatema contro la Banca d’Italia (nel silenzio, appunto, del gialloverde Giovanni Tria, rosso di vergogna).
L’Alakazam (soccorrono i Pokemon…) dell’invidioso pentastellato rispondeva a un intimo interrogativo: se l’istituto dopo aver modificato l’emissione, a posto della carta moneta emette sentenze, quanti like raccoglierò dal facebook-people sul reddito di cittadinanza?
Come dire che l’interesse verteva sull’unico, riconosciuto sondaggio che conta per la generazione playstation. Non è che vuoi scommettere su chi perde tra moment-by-moment e Nando Pagnoncelli?
Perchè, alla fine, il leader, sentendosi dimezzato, ha scoperto che il malumore dipendeva dalle antenne, messe in funzione su «modalità bo’», dopo aver annotato che il suo profilo facebook, alle 13 di oggi, sotto «reddito di cittadinanza», segnava soltanto 2840 like. Una catastrofe.
Nemmeno la sovrastante foto con Grillo sollevava il trend (nè sgomberava il campo dal cattivo pensiero che faceva capolino: e se fosse il garante a portare jella?).
Tutto ciò in semicontemporanea con la Banca d’Italia che suscitava l’impressione di voler sostenere il cattivo andamento del consenso su Fb, quell’allarme «siamo in recessione» che assomigliava in tutto e per tutto a «sei in recessione», come fosse diretto a lui
E che cavolo! E i like, e via Nazionale, e i sondaggisti, e le immagini del baciamano a Matteo Salvini in Afragola… (che ingrati da quelle parti… Manco fosse San Gennaro).
Urgente una replica, un contrattacco, un grido di riscossa: di qui l’«imparate a fare i conti».
Nessuna reazione da parte di Ignazio Visco. Per Luigi «colpito & affogato».
(da “Huffingtonpost”)
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