DIETRO I RAZZISTI LA CRIMINALITA’: IMPEDISCONO L’ASSEGNAZIONE DI UNA CASA A UNA FAMIGLIA MAROCCHINA CHE AVEVA LE CARTE IN REGOLA
A SAN BASILIO VA IN SCENA IL TEATRINO DEGLI INFAMI CON LA REGIA DEI CLAN: “NON VOGLIAMO NEGRI, SOLO ITALIANI”… BAMBINI IN LACRIME COSTRETTI A LASCIARE LA CASA… LE ASSEGNAZIONI LEGALI NON RENDONO AI MAFIOSI
Lavorano in Italia, pagano le tasse, hanno messo al mondo bambini qui nel nostro paese e legittimamente hanno fatto richiesta per ottenere una casa popolare.
Da tempo era stata loro assegnata, ma l’immobile a loro destinato era occupato.
Nei giorni scorsi lo sgombero ed oggi si doveva procedere all’assegnazione.
A San Basilio però oggi è andata in scena una squallida pagina di razzismo.
Gli abitanti di via Filottramo hanno infatti impedito l’ingresso nel palazzo Ater ad una famiglia marocchino.
L’hanno fatto con vere e proprie bariccate, riempiendo di insulti padre, madre e tre bambini, di uno, quattro e sette anni costretti a rinunciare in lacrime a quella che, a tutti gli effetti, è la loro casa.
Una vera e propria rivolta quella andata in scena nel cuore di San Basilio, tra i palazzoni Ater. Qui, in via Filottrano, oggi si doveva procedere alla consegna di un appartamento alla famiglia assegnataria.
Gli abitanti dei palazzoni sono però scesi in strada a decine, presidiando l’accesso del civico 15, al fine di evitare che la famiglia assegnataria prendesse possesso dell appartamento. “Non vogliamo negri nè stranieri qui, ma soltanto italiani”. “Tornate a casa con il gommone”.
Le motivazioni razziste, addotte dai partecipanti al cordone, non sono sfuggite ai caschi bianchi del Gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale e Gruppo Tiburtino, del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, coordinati dal Comandante Antonio Di Maggio.
Ma dietro la motivazione razzista in realtà si cela il business delle occupazioni abusive: organizzazioni che mal digeriscono il ripristinarsi della legalità nei palazzi alveare che considerano veri e propri feudi.
Anche per questo gli agenti erano pronti a “forzare” il blocco imposto dai manifestanti.
A far desistere dall’intento la decisione da parte della famiglia nordafricana di rinunciare a quella casa.
In lacrime i bambini, hanno spinto papà e mammà ad andare via.
I manifestanti sono stati identificati dagli agenti e sono indagati per violazione della legge Mancino.
(da “Roma Today”)
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