“DIFENDERE PUTIN È DIFENDERE LA DEMOCRAZIA”: IN VENETO IN LISTA CON LA LEGA CI SARA’ IL VANNACCIANO STEFANO VALDEGAMBERI CHE PER ELOGIARE LA RUSSIA HA ANCHE ATTACCATO MATTARELLA
CINQUE ANNI FA ERA STATO ELETTO NELLA CIVICA DI ZAIA E SI ERA POI ISCRITTO AL GRUPPO MISTO. “NON È UN CONSIGLIERE DEL CARROCCIO”, DICEVA IL GOVERNATORE. ADESSO VANNACCI, ANCHE LUI FILO-PUTIN, LO HA IMPOSTO NELLA LISTA DEL PARTITO
Sostenere che sia un filo putiniano non è abbastanza. Non a caso il soggetto in questione è stato uno dei pochi occidentali ammessi come “osservatore” delle elezioni del 2024 che hanno rieletto sul trono di Mosca lo zar Vladimir Putin.
La sua passione per la Russia in Veneto è nota, anche troppo: non a caso nelle scorse regionali Stefano Valdegamberi era stato
candidato nella lista “civica” di Zaia e non in quella della Lega, pur avendo la tessera del Carroccio: tanto è vero che fino ad adesso è stato iscritto al gruppo misto, proprio per evitare imbarazzi al segretario Matteo Salvini anche nel suo ruolo di vicepremier di un governo sulla carta schierato con l’Europa, a favore dell’Ucraina e per le sanzioni alla Russia.
Ma adesso Valdegamberi sarà candidato nella lista ufficiale della Lega e ha già stampato i fac-simile con il simbolo di Alberto Da Giussano.
A volerlo con forza in lista però non sono stati i leghisti veneti, o Salvini e Zaia, ma soprattutto l’ex generale e vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, anche lui elogiatore della Russia di Putin. Valdegamberi è diventato un riferimento in Veneto dell’associazione il Mondo al contrario guidata da Vannacci, e quindi eccolo nella lista della Lega.
Valdegamberi già nel 2019 aveva promosso una mozione che sosteneva la correttezza della cessione della Crimea ai russi. Poi ha sostenuto anche, a invasione dell’Ucraina avvenuta, che “difendere Putin è difendere la democrazia”. Invitato nel marzo 2024 dai russi come osservatore “indipendente” delle elezioni che hanno visto per l’ennesima volta Putin stravincere senza veri oppositori, ha detto: “Piaccia o no, Putin gode di ampio consenso.
Valdegamberi difende la Russia sempre e il mese scorso ha attaccato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva pronunciato parole molto dure nei confronti di Putin e della guerra avviata dallo Zar in Ucraina.
Apriti cielo, come si permette il presidente della Repubblica? “L’affermazione del presidente Mattarella è stata non solo imprudente, ma anche poco veritiera”, ha dichiarato Valdegamberi. “La storia dice cose diverse e anche lui è, forse in buona fede, vittima di quella propaganda in Europa evidenziata da J.D. Vance. La censura è una minaccia più grave di Putin. Purtroppo, persone come il sottoscritto, solo per aver espresso opinioni diverse sul conflitto Russo-Ucraino sono state pesantemente accusate di essere ‘agenti di Putin’ e di ricevere compensi dal Cremlino.
Chi mi conosce sa che non sono corruttibile perché ci tengo troppo alla mia libertà di pensiero. Chi è corrotto invece è schiavo perché ricattabile”. E non finisce qui: “Dov’era il presidente Mattarella quando cittadini italiani, come me, venivano aggrediti da media che riportavano in prima pagina accuse infamanti di “fantomatiche inchieste giornalistiche” di agenzie che poi sono risultate a libro paga per screditare? Dov’era quando cittadini italiani venivano iscritti sulle liste di proscrizione ucraine, di stile nazista, come Myrotvorec? In un momento in cui Trump tratta direttamente con Putin, scavalcando l’Europa”.
(da Repubblica)
Leave a Reply