“DISDICO L’ABBONAMENTO A SKY, IN SOLIDARIETA’ CON I GIORNALISTI DI VIA SALARIA”
FIOCCANO GLI ANNUNCI DI BOICOTTAGGIO PER L’AZIENDA DI MURDOCH
La vicenda della chiusura della sede di Sky in via Salaria sta scatenando una serie di reazioni che l’azienda probabilmente non ha messo in conto.
Il 17 gennaio il colosso di Murdoch ha annunciato un piano di riorganizzazione delle redazioni di Sky Tg 24 in cui sono previsti quasi duecento esuberi e un drastico ridimensionamento della sede romana.
Dal polo di Roma dovrebbero partire trecento lavoratori diretti a Nord, mentre 120 colleghi potrebbero essere in esubero e gli altri potranno restare nella Capitale: lasceranno gli studi di via Salaria e si sistemeranno negli spazi vicino al Quirinale, dove troveranno posto la redazione politica, la cronaca romana e alcuni uffici.
La vicenda, di cui si parlava da tempo, ha prevedibilmente scatenato le reazioni della politica.
Ieri è stato l’ex candidato consigliere PD a Roma Orlando Corsetti ad annunciare su Facebook di voler disdire l’abbonamento a Sky.
Oggi è stato il consigliere regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, presidente commissione Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione, a fare lo stesso annuncio: «Disdico il mio abbonamento Sky in solidarietà con i giornalisti e i tecnici di via Salaria. L’azienda ha disertato l’audizione, in commissione consiliare di vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione, convocata sulla chiusura della sede romana del telegiornale a favore di Milano. Un’assenza grave perchè manca di rispetto verso il Consiglio regionale e soprattutto è stata giustificata con una lettera vergognosa che offende i lavoratori e quanti si stanno interessando del loro futuro».
E il giornalista di Sky licenziato Iacopo Savelli ha scritto un messaggio che ha fatto il giro di Facebook, finendo su testate di importanza nazionale: «Non hanno nemmeno avuto il coraggio di dirmelo in faccia, loro che a fine anno avranno un bonus per aver portato a termine l’impresa di far male a me, alla mia famiglia, a tante altre persone. Ho 52 anni, tra qualche mese 53, sono un uomo perbene che fa il giornalista. Rigorosamente in quest’ordine. E non ho paura di ricominciare da zero».
(da “NextQuotidiano”)
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