DOTTORESSA ITALIANA UCCISA IN KENIA, IL GOVERNO: “ORGOGLIOSI DELLA SUA SCELTA”
ERA IN AFRICA PER CONTO DI UNA ONLUS… E’ STATA VITTIMA DI UNA RAPINA…L’ORFANOTROFIO DI MIJOMBONI E LA SUA VITA DEDICATA AI BAMBINI: RAPPRESENTAVA L’ITALIA MIGLIORE
Un medico di Novara, Rita Fossaceca, 51 anni, è stata uccisa in Kenya nel corso di una rapina avvenuta ieri sera.
Feriti anche padre, madre e zio della vittima che si trovavano con lei al momento dell’aggressione. Si tratta di Giovanni e Michelina Fossaceca e don Luigi Di Lella.
La vittima, radiologa, nata a Trivento, in provincia di Campobasso, era responsabile della struttura complessa di radiologia dell’ospedale Maggiore di Novara e da due settimane si trovava in Africa per conto dell’associazione umanitaria internazionale ForLife Onlus.
Coinvolte nell’aggressione anche due infermiere, sempre del nosocomio novarese, Monica Zanellato, 49 anni, e Paola Lenghini, 58 anni, partite con lei due settimane fa per la missione.
Hanno riportato ferite lievi e sono già state trasferite in un luogo sicuro. Erano in ferie dal 13 novembre scorso e sarebbero dovute rientrare domani dalla missione umanitaria che erano solite prestare un paio di volte all’anno insieme alla dottoressa uccisa.
L’agguato in casa
In queste ore si sta ricostruendo quanto accaduto ieri sera. Secondo le ultime informazioni rese note dall’associazione ForLife il medico sarebbe stato ucciso da un colpo di pistola mentre cercava di proteggere la madre, assalita con un machete.
I banditi avrebbero fatto irruzione armi in pugno nell’abitazione che la donna condivideva con altri italiani. Per la dottoressa non c’è stato nulla da fare.
«Lì era amata da tutti, tutti le volevano bene» ha detto all’Ansa, Tonino Fossaceca, il cugino della dottoressa uccisa. «Ero stato con lei in Kenya proprio in quel villaggio, lo avevo trovano un posto tranquillo», ricorda con commozione l’uomo.
In Kenya da due settimane
Il medico, che ricopriva anche il ruolo di vicepresidente dell’associazione novarese ForLife, si trovava da un paio di settimane a Mijomboni, un piccolo villaggio nell’entroterra alle spalle di Malindi, in Kenya, dove la Onlus sostiene l’orfanotrofio locale, che ospita una ventina di bambini.
«Non sappiamo cosa sia accaduto di preciso, sono sconvolto» si è limitato a dire, ieri sera, all’Ansa Alessandro Carriero, direttore del dipartimento di radiologia dell’ospedale di Novara, che ha fondato la onlus nel 2006. «Era il mio braccio destro – racconta tra le lacrime Carriero – non so come farò ad andare avanti». «Una perdita grave, professionale oltre che umana» ha aggiunto il direttore dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara, Mario Minola.
Il cordoglio dell’associazione: «Siamo senza parole»
«Siamo costernati, senza parole – si legge ora sul sito dell’associazione Forlife onlus -. A volte succedono cose inspiegabili. La dottoressa Rita Fossaceca non c’è più, ha dato tutta se stessa per l’orfanotrofio e l’infermeria di Mijomboni. Vittima, ha pagato con la vita il suo grande amore per i bambini. Rita siamo tutti con te, il nostro pensiero va anche agli altri 5 volontari che sono ancora in Kenya e speriamo tornino presto. Grazie a tutte le persone che ci sono vicine in questo momento».
Gli ultimi report dal Kenya
Sul sito di Forlife, Rita Fossaceca teneva un diario. Aggiornava i volontari sulle attività dalla missione di Mijomboni, giorno dopo giorno: «Dopo una serie di giri nelle fattorie, valutazioni delle spese e dei possibili guadagni, oggi abbiamo acquistato la mucca – scriveva il 25 novembre -.
L’abbiamo trovata grazie alla collaborazione di un nostro conoscente nel villaggio di Roca. L’acquisto è stato possibile grazie a libere donazioni fatte da nostri amici, Eduardo e Maria Carmela , Angelo e Teresa, Marco e Daniela».
Aveva iniziato a scrivere quattro giorni dopo essere arrivata sul posto, «nella nostra era fatta di tutto e subito mi sono scontrata con la non completa affidabilità degli operatori del settore e mi sono ritrovata senza telefono, linea, internet e soprattutto con un reset completo dei dati. Bene, nulla accade per caso si ricomincia… Subito abbiamo montato la macchina e per fortuna l’ecografo funziona perfettamente – scriveva -. Possiamo solo darvi buone notizie riguardo al villaggio. Prima di tutto i bambini stanno tutti bene».
Gentiloni: “Orgogliosi delle sue scelte”
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha espresso cordoglio per la morte di Rita Fossaceca.
«Le mie più sincere condoglianze e il mio pensiero alla famiglia della Signora Fossaceca, una persona che so essere molto amata e rispettata per la sua profonda dedizione e il suo impegno a difesa dei più deboli, malati e donne in Africa. Tutti gli italiani rimasti coinvolti nel feroce atto di violenza di ieri, si trovano in Kenya per fare del volontariato con una ONLUS, una scelta coraggiosa ed ammirevole di cui essere orgogliosi» ha concluso il Ministro.
«A Rita va il nostro grazie e la nostra tristezza. Alla sua famiglia tutta la nostra più sincera vicinanza. A tutti i volontari la più grande solidarietà » ha aggiunto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Il cordoglio di Novara
Rita Fossaceca viveva a Novara dal 2001. Era single e non aveva figli. In città la notizia della sua morte si è diffusa rapidamente. Il sindaco, Andrea Ballarè, ha espresso il proprio cordoglio con un post su Facebook.
Molise in lutto
«Una notte di dolore per tutto il Molise. La notizia dell’uccisione della dottoressa Rita Fossaceca ci lascia senza parole: siamo vicini alla famiglia e alla comunità di Trivento». Così il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura non appena appresa la notizia della tragedia in Kenya. In lacrime anche la città natale della dottoressa: «Trivento attonita e sgomenta è in lacrime per la tragica scomparsa della dottoressa Rita Fossaceca» ha detto il sindaco, Domenico Santorelli.
Daniela lanni, Elisabetta Fagnola
(da “La Stampa“)
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