E AIROLA VIENE CAZZIATO DA GRILLO
ARRIVA IL CAPOCOMICO A IMPORRE IL SILENZIO, MA FASSINO RILANCIA: “LA APPENDINO SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITA'”
Ricorderete sicuramente che l’altroieri il senatore della Repubblica italiana Alberto Airola ha perso la milionesima occasione per stare zitto accusando, in un post diffamatorio e insultante, i media di complotto per i feriti a piazza San Carlo a Torino. Oggi, attraverso il Corriere della Sera, la Appendino ha scaricato il senatore rubricando le sue dichiarazione come “a titolo personale”.
Non contento, il senatore Airola oggi ha avuto la brillantissima idea di criticare la Giunta Appendino, che fino a ieri voleva difendere ma evidentemente la lettura del Corriere deve averlo fatto innervosire, per la location scelta per l’evento: “A posteriori, come opinione personale, dico che forse è stato un errore fare questo evento in una piazza chiusa”, ha detto oggi a Radio Cusano Campus.
Airola, poi ha detto che nel pomeriggio era passato a piazza San Carlo: “Ho visto che c’erano molti controlli, ma c’erano anche molti venditori abusivi di bibite che circolavano nei pressi — afferma Airola a Radio Cusano -. Ho avvertito i vigili, ma non è intervenuto nessuno. I vigili lamentano scarsità di risorse. In questo passaggio di consegne forse il vecchio comandante non ha lasciato un corpo così efficiente, ma è una mia valutazione personale. So che l’amministrazione sta cambiando le cose”. Curiosamente, nessuna di queste critiche è stata fatta ieri: oggi viene fatta cercando di dare la colpa al “vecchio comandante”.
E allora eccola, puntuale, la lavata di capo sul blog di Grillo: «Ps: Alberto Airola si è espresso a titolo personale e non parla a nome del MoVimento 5 Stelle. Tutto il MoVimento 5 Stelle è vicino ai feriti e ai loro familiari, a tutti i torinesi e alla sindaca Chiara Appendino in questo momento di difficoltà ».
Più chiaro di così c’è solo un’espulsione.
Fassino: “Gestione superficiale, solo prassi”.
La gestione di piazza San Carlo per la diretta della finale di Champions “è stata affrontata con superficialità , richiamandosi solo all’ordinarietà della prassi, quando invece erano necessarie misure straordinarie”.
Lo ha detto Piero Fassino, ex sindaco e ora consigliere comunale del Pd, nel dibattito in Sala Rossa dopo le comunicazioni di Chiara Appendino. “È ora – ha aggiunto – che la sindaca Appendino si assuma le responsabilità che competono al suo ruolo, che talvolta sono anche più grandi di quelle dovute”.
Fassino ha giudicato “improprio il riferimento al passato” – il maxischermo nella stessa piazza per la finale di Champions di due anni fa – “perchè la situazione di oggi non è quella del 2015 ed è anzi grave non cogliere le differenze e non aver saputo cogliere le potenziali criticità che questo evento poteva produrre. Detto questo – ha aggiunto – le cose nel 2015 erano state fatte in modo ben diverso. Ogni volta che c’è una difficoltà – ha proseguito, rivolgendosi ala sindaca Appendino – lei cerca di scaricarla su qualcun altro, quasi sempre su di me, ma di questi 1527 feriti non può chiedere conto a me”.
(da “NextQuotidiano”)
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