E VENNERO I MARKET LOW COST CONTRO IL CAROVITA
STANNO APRENDO IN VARIE CITTA’ … SONO PICCOLI NEGOZI INTERAMENTE AUTOMATIZZATI DOVE CON LE MONETE SI PUO’ COMPRARE A QUALSIASI ORA, 24 ORE SU 24… SI TROVANO LATTE, BIBITE, PASTA, SURGELATI, PANINI, PRODOTTI DA FORNO, CIBO PER CANI, BEVANDE CALDE… CON IL 30% DI SCONTO
Che ne pensate di un supermercato aperto 24 ore al giorno, sette giorni su sette, senza commessi? Non è un sogno a lunga scadenza, è l’ultima frontiera del fare spesa per combattere il carovita. Accanto ai distributori low cost delle grandi catene commerciali che fanno risparmiare perchè vendono ad es. latte sfuso e l’involucro lo si deve portare da casa, da qualche tempo nei centri delle città stanno sorgendo dei piccoli negozi interamente automatizzati.
Metti le monetine e puoi comprare a ogni ora del giorno e della notte. Pasta, latte, bibite, caffè, in alcuni casi anche farmaci. A Roma, Milano, Torino, Rimini, Bologna da alcuni anni si stanno aprendo negozi automatici, senza personale, che offrono questo servizio continuo. Il primo ha aperto nel 2002 a Torino, oggi se ne contano una ventina, uno persino provvisto di forno a microonde per riscaldare surgelati e panini.
A Roma sono una decina, a Milano cinque, posizionati in zone di forte passaggio, dove fare la spesa la sera è possibile. L’Automatic Free Shoop a Milano ha aperto da un mesetto appena nel centrale Viale Abruzzi: venti metri quadri, pareti vivaci gialle e arancioni, quattro macchinette con bibite, surgelati, panini, bevande calde e prodotti da forno, un cambiamonete e telecamere a circuito chiuso per la sicurezza.
Abbinati a un centinaio di prodotti di marca che si trovano abitualmente nei comuni supermercati. Facciamo due conti: una porzione di cannelloni ricotta e spinaci, un tramezzino al prosciutto, un panino al formaggio, una coca cola, un ghiacciolo e un caffè, spesa 10 euro. Le stesse cose consumate in un qualunque bar milanese verrebbero a costare almeno il doppio.
Ovviamente non a tutti l’idea piace: i primi a protestare sono i commercianti che gestiscono gli esercizi tradizionali. Pare che molti clienti preferiscano il free shop al negozio sotto casa.
Ma protestano anche le amministrazioni. A Roma è in atto un vero e proprio boicottaggio contro un free shop sito nelle vicinanze di Termini. Il proprietario, da quando ha aperto, ha ricevuto multe per migliaia di euro, a causa del mancato rispetto dei limiti di orario.
Un po’ la stessa guerra che si era scatenata quando i negozi volevano in passato rimanere sempre aperti o i panifici volevano aprire la domenica. In questo caso si prova a scoraggiare l’iniziativa attraverso ingiunzioni di chiusura e controlli da parte delle forze dell’ordine. Ora la vicenda è al Tar del Lazio, ma nel frattempo il negozio deve chiudere alle 2 di notte, con incasso ridotto.
Il fatto che in questi free shop si pratichino sconti di almeno il 30% rispetto a quelli degli stessi supermercati indubbiamente comincia a dare fastidio.
Immaginate se si ampliassero come offerta di prodotti e come estensione di superficie e si moltiplicassero anche nelle periferie urbane? Sarebbe una rivoluzione commerciale, con gravi conseguenze sia per il piccolo commercio che per le catene dei supermercati, ma anche un calmiere non da poco dei prezzi in continua crescita, spesso non giustificata. E per chi deve arrivare a fine mese anche un sollievo economico, oltre che una comodità .
Dall’altro lato assistiamo alle solite dichiarazioni di intento del ministro Zaia che propone “tavole rotonde” tra i protagonisti della filiera alimentare per arrivare a un calmiere di prodotti di prima necessità . Ma precisa che non ci sarà “nessuna entrata a gamba tesa” da parte del Governo… guai a scontentare qualche elettore insomma…
Qua altro che entrata “dura” ci vorrebbe per sistemare le cose e imporre un freno a speculazioni evidenti, un Governo deve anche saper imporre la sua linea, non solo mediare e concertare. L’emergenza la vivono i cittadini e hanno diritto ad avere risposte da chi hanno scelto a rappresentarli, il tempo delle chiacchiere è finito…
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