ECCO LE MISURE DEL GOVERNO SULLE LIBERALIZZAZIONI: AVANTI SU PROFESSIONISTI E RETE GAS, UN PASSO INDIETRO SU FARMACIE E RC AUTO
OGGI IL CONSIGLIO DEI MINISTRI VARA LE MISURE SULLA CONCORRENZA… I CREDITI DELLE IMPRESE CON LO STATO: 70 MILIARDI PAGATI IN TITOLI PUBBLICI
Pronto al via il decreto sulle liberalizzazioni che sarà varato quest’oggi dal Consiglio dei ministri.
Il provvedimento che inaugura la “fase due” del governo per il rilancio dell’economia e la crescita ha ricevuto pieno sostegno anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ieri ha incontrato al Quirinale il premier Monti.
Mentre a Palazzo Chigi sono stati ricevuti i rappresentanti di Pdl e Terzo Polo, per un primo confronto politico con la maggioranza di governo (ma non quelli del Pd che, polemicamente, chiedono conto della mancata convocazione).
Tra le novità dell’ultima ora si segnala anche la possibilità che il corposo debito della Pubblica amministrazione con le imprese – circa 70 miliardi di euro – sia erogato in titoli di Stato, per dare fiato alle imprese strozzate dal credit crunch, la stretta creditizia.
Un’ipotesi ventilata già da alcune settimane, caldeggiata dal ministro Passera e che non dispiace a Confindustria, artigiani e commercianti. Il dossier riscuote per ora le perplessità di Ragioneria e Tesoro.
Il decreto sulle liberalizzazioni, che sarà forse accompagnato da altri due decreti (uno sulle semplificazioni e un altro per bloccare l’asta gratuita delle frequenze tv), prosegue il suo cammino con le ultime limature tra veti di lobby, pressioni più o meno rumorose innescate da categorie e settori infastiditi dalla “rivoluzione a 360 gradi” del governo Monti per contrastare “privilegi e rendite di posizione”.
Si registrano passi avanti sul fronte dei professionisti e sulla separazione tra Snam Rete gas ed Eni. Ma anche dietrofront nel campo di assicurazioni, commercio, carburanti, ferrovie, farmacie.
Altri se ne potrebbero aggiungere oggi su taxi, Poste e concessioni balneari.
Commerci
Frenata sullo sconto libero, i saldi diventano “elastici”
Nella prima bozza di decreto campeggiava già all’articolo 2: “Libertà di praticare sconti”.
E invece la possibilità per le attività commerciali di decidere in autonomia quando, come e per quanto tempo proporre “sconti, saldi o vendite straordinarie”, senza “obblighi preventivi di comunicazione alla amministrazione”, non si legge nell’ultima bozza del decreto.
Il governo sembra optare per una formulazione più prudente.
Viene favorita, per questo, la “semplificazione e liberalizzazione di alcune modalità di promozione”. In pratica, saranno possibili alcune promozioni anche al di fuori della stagione canonica dei saldi.
Farmacie
Regioni “commissariate” se negano nuove aperture
Cinquemila farmacie in più e Regioni “commissariate” se non provvederanno all’assegnazione di almeno l’80 per cento delle nuove licenze a concorso.
Ma rispetto al testo originario verrebbe frenata la vendita di farmaci di fascia C alle parafarmacie.
Il testo del decreto liberalizzazioni, secondo quanto emerso fino ad oggi, scontenterebbe tutti: Federfarma, minaccia serrate mentre le parafarmacie temono la progressiva scomparsa dei loro quattromila punti vendita.
Secondo il testo in circolazione il settore si troverebbe a competere con ulteriori nuove farmacie senza poter dispensare liberamente i farmaci di fascia C, ovvero quelli a carico del cittadino e con obbligo di ricetta.
Carburanti
Via libera ai self service soltanto fuori dalle citt�
Doppia corposa retromarcia che fa piacere ai petrolieri (“Si torna al buon senso”, è il commento prevalente).
Nella nuova bozza scompare l’obbligo di vendere la metà degli impianti in mano alle compagnie (ora subentra la “facoltà ” dei gestori di accordarsi per riscattare gli impianti “ad equo indennizzo”).
E viene ammorbidito il divieto di esclusiva nel rifornimento. I gestori proprietari potranno acquistare carburante senza vincoli di marca per il 50% dell’erogato.
Quelli non proprietari non più (prima era il 20%).
La libertà di aprire impianti completamente automatizzati, ovvero i self service, verrebbe infine mantenuta, ma solo fuori dai centri abitati. Confermata anche la possibilità per le pompe di vendere prodotti non oil (giornali, tabacchi, cibo).
Rc auto
L’agente monomandatario non rappresenta più compagnie
Indietro tutta sugli agenti assicurativi che non saranno più tenuti a offrire polizze di più compagnie al cliente.
Obbligo sostituito da una più rassicurante raccomandazione alla trasparenza: “Sono tenuti, prima della sottoscrizione, a informare il cliente in modo corretto, trasparente ed esaustivo sulla tariffa e sulle condizioni contrattuali di almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi”.
Un confronto non obbligatorio e che non rompe i rapporti di esclusiva. Confermato, invece, lo sconto sull’Rc auto per chi accetterà di installare la scatola nera sul proprio veicolo e su chi lo farà ispezionare prima della stipula e la stretta sulle frodi per i risarcimenti.
Professionisti
Il termine “tariffe” sparisce anche dal nostro codice civile
Le tariffe, sia minime, sia massime dei professionisti, sono abrogate.
Nel mirino di questo articolo del decreto ci sono le categorie che fino ad oggi hanno goduto di una larga autonomia circa gli oneri da scaricare in capo al loro cliente.
La norma prevedere l’abolizione delle tariffe dei notai (il capo V, titolo III, della legge 16 febbraio 1913, n. 89). Cancellato pure il termine “tariffe” nel primo comma dell’articolo 2233 del codice civile. Il giudice, nel caso in cui il compenso non possa essere determinato “secondo gli usi”, decide secondo equità e non più previa acquisizione del parere dell’ordine professionale a cui appartiene il professionista.
Taxi
Gara per i nuovi permessi ma salta la doppia licenza
Novità in arrivo anche per i tassisti.
Sia la “territorialità “, ovvero le aree nelle quali è possibile “caricare” clienti, sia la possibilità di mettere in gara nuove licenze, saranno demandate alla Autorità della Rete in accordo con i Comuni e i rappresentanti di categoria.
Salta, invece, la concessione della doppia licenza per ogni taxi (“un tassista una licenza”, gridano da giorni gli autisti delle auto bianche) e della possibilità di cumulo dei permessi.
In compenso la categoria propone aperture sui tempi di lavoro. I taxi driver sono anche pronti ad allungare o gestire diversamente i turni e a rilanciare il servizio con nuove tecnologie e offerte “innovative”.
Autostrade
Si cambia, tetto al pedaggio limitato ai nuovi contratti
Sui gestori autostradali non si abbatterà la temuta norma che introduceva un price cap sulle tariffe per tutti a partire dal prossimo anno.
L’articolo che sarà vagliato oggi dal plenum dei ministri del governo Monti, prevede invece che il sistema del “tetto al prezzo” degli incrementi tariffari (oggi decisi da Anas e ministero delle Infrastrutture e Trasporti alla fine di ogni anno), verrà fissato dall’Autorità della Rete ma solo per i nuovi contratti di gestione.
E quindi sono salvi gli attuali concessionari, a cominciare da Autostrade. Altra novità – se confermata dal testo oggi in Cdm- la possibilità di aprire nuove aree di ristoro o di servizio lungo strade e autostrade.
Ferrovie
Le Fs conservano la rete: addio alla separazione
Salta la separazione proprietaria della rete ferroviaria Rfi dalla holding Fs. La questione non sembrerebbe archiviata del tutto, ma rimandata a quando la nuova Autorità per le reti – che si occuperà anche di trasporti (taxi compresi), oltre che di energia (assorbirà le Authority dei due settori)- presenterà al governo una relazione in materia.
Relazione che fotografi il grado di concorrenza potenziale (anche alla luce dell’ingresso di concorrenti come Ntv)
Altro snodo, venuto meno nell’ultima versione di decreto, è l’obbligo di gara per l’affidamento del trasporto regionale da parte delle Regioni. In questo settore quindi si allontana la prospettiva di un forte ingresso dei privati
Lucio Cillis e Valentina Conte
(da “La Repubblica“)
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