ELLY SCHLEIN CONTRO L’ACCORDO DELLA MELONI CON MUSK PER SPACE X: “L’ITALIA NON SI SVENDE”
CALENDA: “NON SI PUO’ METTERE LA NOSTRA SICUREZZA NELLA MANI DI UN PAZZO FUORI CONTROLLO”… CONTE: “NE VA DELLA SICUREZZA DELLA NOSTRA NAZIONE, DELLE NOSTRE AZIENDE E DELLA IDENTITA’ PERSONALE DEGLI ITALIANI”
Elon Musk è pronto «a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata!». Lo scrive su X lo stesso imprenditore dopo le indiscrezioni lanciate da Bloomberg su un possibile accordo tra lo Stato italiano e SpaceX per la fornitura di servizi avanzati di sicurezza nelle telecomunicazioni per un valore di 1,5 miliardi di euro.
Secondo l’agenzia di stampa economico-finanziaria, l’intesa – della durata di 5 anni – avrebbe già ricevuto l’approvazione dei servizi segreti italiani e del ministero della Difesa.
Le reazioni delle opposizioni
Dura la reazione della segretaria del Pd Elly Schlein alla notizia del presunto accordo per Starlink: «Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici. Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1.5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende».
Critico anche il leader di Azione Carlo Calenda: «Trovo estremamente pericoloso siglare contratti con Starlink mettendo pezzi della nostra sicurezza in mano ad un pazzo sempre più fuori controllo, che si intromette puntualmente e violentemente nelle questioni europee di politica interna. C’è un ruolo di ponte che il Governo italiano può svolgere tra Usa e Ue, a patto che non dimentichi la sua appartenenza all’Europa».
Mentre per Giuseppe Conte (M5s) «i “patrioti” al Governo stanno mettendo la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi pubblici? Alla Presidente Meloni e a tutto il Governo chiediamo immediata trasparenza di fronte al Parlamento sulle insistenti indiscrezioni di stampa di queste ore. Si tratta di questioni della massima rilevanza: tutela delle nostre aziende, protezione dei dati personali, della privacy, della identità personale, cybersicurezza. E tante altre questioni che coinvolgono direttamente la qualità dei nostri processi democratici. Tutto questo può essere deciso sulla base di rapporti personali tra la nostra Premier e uno degli aspiranti padroni del mondo?», conclude.
(da agenzie)
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