ENRICO LETTA: “IL PD NON E’ PIU’ ATTRAENTE, QUESTO CENTROSINISTRA E’ RASSEGNATO ALLA SCONFITTA”
“SU REGENI PRESI IN GIRO DALL’EGITTO”
“Il Pd non riesce più ad aggregare, a essere attraente e attrattivo” e “il centrosinistra si sta rassegnando a giocare un gioco secondario, a non vincere le prossime elezioni”. Lo ha detto Enrico Letta, intervistato da Massimo Giannini a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.
“Noto una contraddizione: il Pd, l’Ulivo e il centrosinistra – ha spiegato – hanno sempre ricercato leggi elettorali che ricercavano l’aggregazione perchè era la parte politica italiana più aggregante, questa era la forza del centrosinistra. Oggi la contraddizione è che il Pd sembra scegliere questa legge elettorale che è quella rispetto a cui la capacità di aggregazione non conta, consapevole che la sua capacità di aggregazione è minore e si è visto alle amministrative. Il Pd non riesce più ad aggregare, ad essere attraente e attrattivo”.
Secondo Letta c’è “una situazione per la quale il centrosinistra si sta rassegnando a giocare un gioco secondario, a non vincere le prossime elezioni e sta guardando il ritorno di Berlusconi e questa è la vera notizia: la legislatura termina con il ritorno di Berlusconi”.
Letta ha ribadito di non essere iscritto al Pd (“non è una notizia: non ce l’ho da anni la tessera”) evitando ogni polemica con Matteo Renzi, che nel suo libro lo aveva definito in “modalità broncio” dopo la caduta del suo governo. “Sono in modalità sorriso”, ha assicurato l’ex premier.
Quindi un suggerimento ai politici italiani. “Chi fa politica deve dire cosa vuole fare e non diventare il follower dei propri follower”. “C’è la tentazione di seguire coloro che seguono, mentre il politico deve dire cosa vuole fare e poi la gente decide se voltarlo o no. Non è solo un vizio della Lega o dei 5 Stelle, mi sembra generalizzato”, ha aggiunto l’ex premier.
Come appare l’Italia dall’estero? “C’è fiducia per la prospettiva dell’economia ma preoccupazione per un possibile stallo politico”, ha affermato l’ex premier.
Da fuori confine, ha sostenuto, “si ha l’immagine di un Paese che sta avendo qualche utile e importante segnale di recupero”, che “otto mesi fa era considerato un buco nero per il sistema delle banche, adesso il picco della situazione sembra” risolto, ha aggiunto.
“Tutti – ha insistito l’ex presidente del Consiglio – guardano con attenzione all’Italia perchè l’anno prossimo sarà il grande Paese europeo che voterà e la preoccupazione riguarda il potenziale vicolo cieco politico rispetto a un destino già scritto con la peggiore legge elettorale che ci possa essere e a un sistema che presumibilmente non darà alcuna maggioranza”.
Enrico Letta affronta poi il Caso Regeni, invitando l’Italia a non farsi prendere in giro dal Cairo. “E’ incredibile che la vicenda sia ancora insoluta e che continui a esserci questo balletto inaccettabile delle autorità egiziane. Su questo non credo ci possa essere realpolitik: bisogna reagire con fermezza. Le autorità egiziane hanno dimostrato di prenderci in giro e l’Italia non può farsi prendere in giro di fronte a una tragedia come questa”.
(da “Huffintonpost”)
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