ESPLODE IL CASO CARFAGNA, MARA FONDA LA SUA ASSOCIAZIONE: “DOBBIAMO CONTRASTARE LA DERIVA ESTREMISTA E SOVRANISTA”
PIOVONO ADESIONI AL PROGETTO MA LA NOMENKLATURA DI FORZA ITALIA INIZIA LA GUERRA ANCHE A MARA
Non è un partito e non è una corrente. E allora cosa? “La nostra associazione, Voce libera, non è nè un partito nè una corrente di Fi. E noi non siamo in nuovi responsabili che sosterranno il Conte bis”, ma “un’associazione che nasce per mettere insieme idee e persone che vanno oltre la cerchia dei parlamentari e dei dirigenti di partito.
E per mettere anche un po’ di benzina nel motore della politica di centrodestra. Perchè il centrodestra italiano non può vincere solo di ‘morte all’Europa’ o di ‘stop ai barconi’, ma deve saper offrire soluzioni serie alle sfide globali con cui facciamo i conti”.
Così l’ex ministro Mara Carfagna, in un’intervista al ‘Messaggero’, spiega il senso dell’associazione ‘Voce libera’.
La Carfagna spiega che ‘Voce libera’ non ha alcun contatto con Calenda e Renzi: “Assolutamente no. Stiamo ricevendo già tante adesioni anche oltre Fi ma tutto abbiamo in mente fuorchè dar vita a un progetto di ‘responsabili per Conte'”.
E rimarca: “Io non sosterrò mai questo governo”. “L’associazione – ribadisce la Carfagna – serve a dare idee nuove che faranno bene al centrodestra e a Fi. Ci sono già alcuni progetti pronti. Penso ad alcune campagne sul tema dell’occupazione femminile, sulla giustizia, su sud. Ma penso anche a offrire soluzioni concrete per sbloccare la stagnazione economica. Molti italiani non credono più alla politica perchè alimenta le paure e non le affronta”.
A chi gli fa notare che in molti, in Forza Italia, guardino ormai a lei come l’anti-Salvini, “a tutti dico – chiarisce l’azzurra – io un partito ce l’ho già ed è Fi”. Che tuttavia “attraversa un momento di difficoltà “, e “chi non si rassegna all’attuale 6% prova a lottare per difendere la voce dei liberali italiani che negli ultimi mesi e diventata troppo flebile e rischia di lasciare spazio a una deriva sovranista ed estremista”.
Carfagna nega anche contatti con Matteo Renzi e Carlo Calenda: “Stiamo ricevendo già tante adesioni anche oltre Fi, ma tutto abbiamo in mente fuorchè dar vita a un progetto di ‘responsabili per Conte’. Non abbiamo nulla a che fare con eventuali operazioni di palazzo. Io non sosterrò mai questo governo”, assicura
Nessun prologo alla nascita di un nuovo partito (almeno nell’immediato), fanno sapere i fedelissimi dell’ex ministro, ma una fondazione a cui aderiranno non solo esponenti di Forza Italia ma anche personaggi provenienti da altri partiti del centrodestra e più in generale della vasta aerea dei moderati a cui guarda il progetto.
Una ‘mossa’ che ovviamente non piace agli azzurri filo Salvini che puntano il dito contro il «tradimento» dell’ex ministro delle Pari Opportunità .
Ma a sentire chi conosce bene la vice presidente della Camera, il progetto di una fondazione in realtà non dispiace affatto a Berlusconi: Gianni Letta gli ha spiegato l’obiettivo – fanno sapere dall’inner circle dalla Carfagna – e il Cav è interessato, il problema è cosa gli racconta chi gli è vicino.
In serata è giunta una nota dello stesso Berlusconi: “Contrariamente a quanto riferisce una agenzia di stampa, non ho mai dato il mio assenso ad alcuna iniziativa volta alla fondazione di nuovi movimenti o di nuove associazioni promosse da dirigenti ed eletti di Forza Italia. Non è questo il momento di nuove iniziative esterne, ma, al contrario, di concentrarsi con impegno ed energia sui temi e sulle proposte di Forza Italia”
Quello che è certo è che i movimenti dentro Forza Italia allarmano in quartier generale di Arcore.
A lanciare un ultimatum ci pensa la capogruppo alla Camera, Maristella Gelmini: «Siamo con il centrodestra, con Berlusconi alleato a Salvini. Se qualcuno pensa che ci sia una strada diversa da percorrere, crede che il nostro orizzonte non sia più questo, ma inseguire le sirene renziane, dico che non abbiamo più tempo per tergiversare. Di qui ai prossimi mesi si decide il destino dell’Italia. O dentro o fuori. Basta polemiche e mal di pancia».
Una presa di posizione a cui la vice presidente della Camera replica netta: «Un aut aut che non si riferiva a me. Fi ha dato vita a decine di associazioni e fondazioni, non credo che costituiscano un problema semmai sono una risorsa».
(da agenzie)
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