EURODEPUTATI CINQUESTELLE IN RIVOLTA: “NON VOGLIAMO FARAGEâ€
GRILLO E CASALEGGIO PREMONO PER L’UKIP, LA BASE SI RIBELLA
«Come facciamo a sedere al fianco di quei razzisti?». La riunione convocata in gran fretta nella sede della Casaleggio associati è appena cominciata.
Uno dei neoeletti alza la mano e spara la domanda più scomoda, più ovvia. In guerra, però, rischiano pure gi ambasciatori.
E infatti il guru lo gela: «Ragazzi, non ci sono alternative. L’Ukip è la nostra grande opportunità . Tratteremo anche con i Verdi, ma sappiate che la loro delegazione tedesca non ci vuole».
Considerando i recenti paralleli con Hitler e i fotomontaggi sul cancello di Auschwitz, non esattamente una sorpresa.
Tutto è già deciso, ma nulla è ufficialmente ancora stabilito.
Deciderà la Rete, ma i vertici lavorano di fatto per non lasciare alternative al Movimento. Gli antieuropeisti britannici, insomma, sono l’asso nella manica di Beppe e Gianroberto.
Assieme ai partito euroscettico tedesco dell’Alternative fuer Deutschland, saldamente collocato alla destra della Merkel.
Eppure i Verdi – con la mediazione di Monica Frassoni – provano a riaprire i giochi, sondando riservatamente i singoli eletti. I neoeletti grillini lo comunicano al guru: «Sono simili a noi, perchè non ragionare anche con loro?».
La maggior parte dei diciassette la pensa così, tocca a Grillo prendere la parola a mezzo Skype. «Hanno scritto una montagna di cazzate, Nigel (ormai lo chiama così, ndr) è una persona di cuore. Nè omofobo, nè razzista ».
Non basta l’intervento del comico, però. Il summit si prolunga.
Mezzo gruppo resta convinto dell’opportunità di percorrere altre strade. Tocca a Casaleggio mediare, rassicurare: «Lo faremo, in Rete decideremo tra almeno tre opzioni. Ricordate però che si tratta di un’unione tattica, conta per ottenere peso e potere in Europa. Con un gruppo di sessanta eurodeputati mostreremo di non essere inconcludenti, come invece ci accusano».
Non ancora soddisfatto, il guru fa addirittura leggere un report che punta a ricostruire l’immagine pubblica del partito di Farage, sfregiata da anni di dichiarazioni xenofobe e razziste.
Quando lasciano il quartier generale pentastellato, gli eurodeputati sono preoccupati. Sanno che qualche ambasciatore della Casaleggio – non Grillo, però – volerà a Bruxelles per sondare i Verdi. Senza troppa convinzione, però.
L’ultima parola spetterà alla Rete, con un referendum non ancora fissato ma che potrebbe tenersi tra il 10 e 12 giugno. Prima, sul blog del Fondatore, gli attivisti saranno bombardati con informazioni rassicuranti sull’Ukip. Il futuro è radioso, sintetizza Claudio Messora: «Hanno detto che ci avrebbero relegato nei cessi, nei cessi metteremo loro.. «.
Nessuna intesa, invece, con la sinistra radicale europea. Così mette subito in chiaro Casaleggio: «Non possiamo connotarci politicamente, non possiamo siglare un patto con la sinistra».
Eppure l’apparentamento con il Gue di Alexis Tsipras – che tiene dentro anche i verdi nordici – in linea di principio sarebbe stata possibile.
Fu proprio Grillo a sbilanciarsi in campagna elettorale: «Tsipras dice le stesse cose che diciamo noi, mi piace». In comune hanno la richiesta di abolizione del fiscal compact, la critica all’austerità , la ristrutturazione del debito pubblico e la sensibilità ambientale.
E qualcuno ora ricorda come lo scorso inverno alcuni dirigenti di Syriza – primo partito in Grecia alle Europee – sondarono informalmente a Roma una pattuglia di deputati del M5S, tra i quali Emanuele Scagliusi. Anche allora non se ne fece nulla.
I conti, comunque, andranno fatti soprattutto con il web. E l’esito del matrimonio con Farage non sembra scontato, almeno a scorrere sul blog perplessità e patemi degli attivisti.
Già in passato, tra l’altro, i militanti sconfessarono i due cofondatori sull’immigrazione. E c’è già chi mette agli atti mille dubbi: «Prima di incontrare l’Ukip, Grillo avrebbe potuto parlarne con noi – frena Mimmo Pisano – altrimenti che razza di votazione è?».
E Sebastiano Barbanti: «Su alcuni punti non ci siamo: energia, ogm, flat tax… Il personaggio è discutibile, ma aspettiamo di vedere cosa avrà da dirci Beppe ».
Se in Europa la trattativa si complica, in Italia, la tensione pare placarsi solo in vista del week end.
Le ferite, gli strappi e la guerriglia intestina ai gruppi di comunicazione promettono di scuotere ancora il Movimento, nonostante gli imminenti ballottaggi (a Livorno una lista civica di sinistra appoggerà a sorpresa i cinquestelle).
Eppure Grillo non sembra intenzionato a partecipare all’incontro congiunto di Camera e Senato, in agenda per la prossima settimana.
Meglio giocare in casa, convocando per giovedì una delegazione di parlamentari nella sede della Casaleggio associati.
Dovrà convincerli che Farage è davvero «spiritoso e non razzista».
Ciriaco e Pucciarelli
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply