FASSINA: “SINISTRA ITALIANA PRONTA AD APPOGGIARE CANDIDATO CINQUESTELLE A ROMA”
I GRILLINI: “NON FACCIAMO ALLEANZE”… L’IRA DEL PD
“Non precludo la possibilità di sostenere un candidato del Movimento 5stelle a Roma se sul piano programmatico è più compatibile con la nostra idea di sviluppo di una città . Vogliamo stare sui programmi”.
Stefano Fassina, tra i fondatori di Sinistra Italiana, ospite lunedì ad Agorà su Raitre, non esclude l’ipotesi di appoggiare un esponente grillino nella campagna elettorale per il sindaco della Capitale.
Ma a distanza di poche ore arriva la doccia fredda dei grillini: “Il Movimento 5 Stelle concorrerà con una unica lista, non faremo ammucchiate o alleanze, neanche con Fassina”.
“Le alleanze – proseguono dal Movimento – non fanno parte della nostra indole”.
Sulle primarie l’M5S fa sapere che molto probabilmente avverrà una consultazione online, a differenza di Milano, e che potranno ricandidarsi anche i consiglieri comunali e municipali attualmente in carica.
Fassina, intanto, congela la propria candidatura a Roma: “Sceglieremo insieme quale è la figura migliore”.
Arriva il controcanto di D’Attorre, un altro fuoriuscito del Pd entrato in Sinistra Italiana come fondatore: “Sarebbe un ottimo candidato”.
“Salvini e Berlusconi sono i nostri principali avversari e ieri a Bologna dovrebbe essersi capito perchè. Noi vogliamo portare al voto un pezzo largo di popolo democratico che in questo anno e mezzo è stato abbandonato dal Pd”, sottolinea ad Agorà .
A proposito di una sua candidatura al Campidoglio, Fassina aggiunge: “A Roma ci sono dei problemi molto profondi da affrontare: la drammatica conclusione della Giunta Marino, per responsabilità principale del Pd che non ha consentito neanche una discussione in Consiglio comunale, lascia aperte questioni strategiche. Roma deve ritrovare una vocazione economica: non può più andare avanti coi motori della spesa pubblica o dell’edilizia espansiva. Quindi, insieme a tanti altri stiamo lavorando affinchè possa esserci un programma adeguato e a tempo debito parleremo anche delle candidature. Sto pensando di dare una mano a costruire questo percorso, poi sceglieremo insieme quale è la figura migliore che può interpretare il progetto di svolta a Roma. Non si tratta di cominciare dall’alto. Abbiamo visto che anche se trovi un candidato forte che vince le Primarie, se poi non c’è un progetto, una classe dirigente, una squadra, alla fine di sgonfia. Vorrei dire che io non sono stato nominato. A Roma ho fatto le Primarie e col Pd ho preso quasi dodicimila preferenze”, conclude.
Sarcastici i commenti di alcuni esponenti del Pd alla notizia dell’appoggio di Fassina al M5S, anche se non manca chi – come David Sassoli – polemizza con Matteo Orfini sul “percorso” alle candidature dem nella Capitale.
(da “Huffingtonpost”)
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