FINI IN MARCIA VERSO IL PPE O VERSO IL QUIRINALE? NUDO ALLA META
OVAZIONE PER GASPARRI IN DIREZIONE NAZIONALE DI AN… FINI SEMPRE PIU’ DISTANTE DALLA BASE CHE NON LO CAPISCE PIU’… UN LAICO PER IL PPE ? … AL QUIRINALE FORSE CI SI ARRIVA COI VOTI DEL PD, MA CERTAMENTE SENZA PERDERE QUELLI DEL PDL
La frattura si era consumata quando Silvio si era visto negare la firma di Napolitano al decreto su Eluana. Fini prese subito le difese del Capo dello Stato per quella ormai esigenza latente che ha di distinguersi da Berlusconi, cogliendo in contropiede la componente di An che era invece d’accordo con il premier.
Nei giorni successivi La Russa, Meloni e lo stesso Gasparri avevano cercato di giustificare la divergenza di opinioni con “idee diverse in campo etico” e di “pluralismo di opinioni interne”. Qualcuno arrivando a giustificare Fini per il suo “ruolo istituzionale”.
Aveva centrato l’analisi, a nostro parere, Vittorio Feltri che aveva motivato lo strappo basandosi su due concetti.
Fini soffre la leadership di Berlusconi e non perde occasione per distinguersi da lui, cercando di ingraziarsi la sinistra per un disegno futuro.
E’ mosso da un ego smisurato che gli fa fare spesso errori strategici tragici.
Pareva tutto finito lì, quando “l’improvvido” Gasparri, nella tensione del momento dell’annuncio della “esecuzione” di Eluana, esterna: “peseranno per sempre le firme messe e quelle non messe”, chiaramente in polemica con Napolitano. Arriva la replica di Fini “Sei un irresponsabile, impara a tacere”, più adatta a un maggiordomo che al presidente del gruppo del Pdl al Senato.
Ma stavolta Gasparri non ci sta, arriva al Jolly Hotel dove è convocata la Direzione nazionale di An e lo accoglie una standing ovation.
La classe dirigente è con lui, qualcuno fa capire che Fini è lontano dal cuore e dalla coscienza della base aennina.
Gasparri rilascia un’intervista a il Giornale e, pur scusandosi se ha offeso qualcuno involontariamente precisa alcuni concetti chiari: “Quella frase l’ho meditata a lungo e non mi pento, ho raccolto i pareri di decine di costituzionalisti che sostengono la liceità del nostro decreto. Fini poteva avvisarmi, io sono capogruppo di tutto il Pdl, lui ha assunto posizioni in contrasto con il sentire medio dei militanti di An, io dico cose di destra”.
E ancora “Certe cose che dice Fini riscuotono molti consensi, ma tra chi non ci vota. Andando verso il Ppe non credo possa farlo d queste posizione”.
Fino alla stoccata finale “Fini non è mica Almirante, un capo non è mica un maestro”.
I nervi ormai sono scoperti, molti in An si chiedono a che titolo parli spesso Fini, ormai tanti faticano a nascondere il mal di pancia.
Dover essere criticati, quasi con arroganza, per essersi schierati per quei valori che sono stati sempre punti di riferimento per la politica di destra ed essere maltrattati per questo dal proprio leader che si schiera invece con l’ex comunista Napolitano, contro il governo e per una politica laicista, è davvero troppo anche per un fedelissimo di Gianfranco.
La strategia di Fini, portata avanti da mesi, di dare un’immagine di sè accettabile dalla sinistra, in alternativa a quella di Berlusconi e nella prospettiva di una scalata al Quirinale si sta rivelando perdente.
Prima ha trascinato An nel Ppe e ora fa il laico ad oltranza?
Punta al Quirinale coi voti di Veltroni, ma se perde quelli del Pdl dove va? A farsi un’immersione alle Maldive forse, visto il tempo libero che gli rimarrà .
La stessa fusione di An nel Pdl non sappiamo quanto gli giovi, se il rischio è che i colonnelli stringano alleanze coi vertici di Forza Italia per garantirsi uno spazio: alla fine chi rischia di rimanere isolato e senza base è proprio il presidente della Camera.
Bertinotti docet, lasciare il partito glielo ha fatto perdere.
Purtroppo il problema di fondo ritorna a galla: non si vive senza una cultura e una formazione di base, in qualcosa occorre credere.
Non si può pensare di guidare un mondo umano senza una coerenza di fondo e il rispetto della propria base.
Nudo alla meta… ma la alla fine si rischia lo strip senza neanche vederla.
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