FINISCE IN MANETTE IVAN D’AMORE, POLIZIOTTO CHE NEL 2019 SI E’ CANDIDATO NELLA LISTA DI FRATELLI D’ITALIA CON LO SLOGAN: “CONTRASTO ALLA PROSTITUZIONE”
E COSA SI E’ SCOPERTO? CHE IL 30ENNE GESTIVA, INSIEME A UNA DONNA COLOMBIANA, TRE “ALLOGGI DEL PIACERE”, CON ALMENO 17 GIOVANI DONNE E TRANS CHE FRUTTAVANO FINO A 70 MILA EURO AL MESE
Gestivano un ricco giro di prostituzione in tre appartamenti, due nel centro storico di Treviso e uno a Martellago, in provincia di Venezia. In tutto erano almeno 17 le giovani e i trans le cui prestazioni venivano pubblicizzate on line tramite siti di incontri o nel tam tam di alcuni festini esclusivi e che fruttavano circa 60 o 70 mila euro ogni mese.§
A mettere in piedi questa piccola impresa criminale un agente di polizia di 30 anni, Ivan D’amore, residente a Preganziol, di origini siciliane e in servizio all’aeroporto veneziano di Tessera e una colombiana, da tempo residente in Italia.
Entrambi, al termine di un’indagine della squadra mobile di Treviso, sono stati arrestati per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e ieri, venerdì 8 marzo, il loro fermo è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari.
ALTO TENORE DI VITA
L’indagine ha subìto una brusca accelerazione quando la donna, che probabilmente si era insospettita, ha iniziato a pianificare l’espatrio. Ivan D’amore, che in passato era stato impegnato in politica nella lista di Fratelli d’Italia a Preganziol (111 voti alle comunali del 2019), aveva già subito una sospensione dal servizio attivo per altri reati tra cui, pare, quello di accesso abusivo alle banche dati.
Ma nonostante il provvedimento disciplinare l’ex poliziotto aveva mantenuto un tenore di vita di alto livello, fatto di costose vacanze e serate nei locali più trendy della provincia e non solo. In base a quanto hanno accertato gli investigatori, coordinati dalla dirigente Immacolata Benvenuto, «gli alloggi del piacere» sarebbero stati frequentati 24 ore su 24, sette giorni su sette, in un continuo viavai che ovviamente aveva destato sospetti tra gli altri residenti.
(da Il Corriere della Sera)
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