FIORELLA MANNOIA CONTRO SANTANCHE’ E SALVINI: “SUI BARCONI VADANO A SPARARE LORO IN DIRETTA TV, NIENTE ESERCITO”
L’ANALISI DELLA CANTANTE SULLO SFRUTTAMENTO DEL CONTINENTE AFRICANO E LE RESPONSABILITA’ DELL’OCCIDENTE
Ieri notte Fiorella Mannoia ha pubblicato un lungo intervento sulla sua pagina Facebook ufficiale nel quale ha espresso la propria posizione riguardo all’esodo di immigranti disperati sulle nostre coste ricordando lo sfruttamento perpetrato dalle multinazionali, dall’Europa e dagli Stati Uniti a danno dei Paesi africani.
Ha inoltre puntato il dito contro coloro che sfruttano demagogicamente i viaggi della disperazione degli immigrati, in particolare Matteo Salvini e Daniela Santanchè.
La cantante esordisce parlando dello sfruttamento subito dai Paesi africani in epoche recenti e lontane, puntando il dito contro le grandi compagnie internazionali: “Dovrebbero rispondere gli Stati dove risiedono le multinazionali che lucrano su quei paesi, dovrebbero rispondere tutti gli Stati che hanno bombardato stati sovrani, uccidendo migliaia di civili e portando caos in ogni posto dove sono andati. Chiediamo giustamente all’Europa di prendersi le sue responsabilità , allora chiediamo anche agli Stati Uniti di prendersi le sue responsabilità , anche loro dovrebbero prendersene carico. In questo casino in cui ci troviamo, soprattutto noi Italiani che siamo la porta d’ingresso del Meditarraneo, loro hanno la loro parte di responsabilità , tanto quanto noi. Tutti lucrano in Africa, TUTTI.”
Lo sfogo di Fiorella Mannoia va avanti, elencando le ingiustizie subite dalle popolazioni africane e i danni economici e ambientali che lo sfruttamento indiscriminato ha causato: “Aiutiamoli a casa loro dite, certo, si vede come li aiutiamo a casa loro! Riducendoli alla fame, distruggendo interi ecosistemi come stanno facendo multinazionali del petrolio, comprese le nostre, sul Delta del Niger, o come davanti alle coste del Senegal, dove le multinazionali hanno monopolizzato il mare mettendo sul lastrico i pescatori locali, o in paesi dove le le multinazionali del cibo requisiscono con la forzai terreni ai contadini per le loro coltivazioni di monocoltura transgenica, li usiamo come discarica di rifiuti tossici, di medicinali scaduti, li sfruttiamo per un pugno di riso nelle miniere di diamanti, di oro, di coltan”.
L’artista passa poi a valutare l’impatto degli Stati occidentali sui Paesi del continente africano dal punto di vista politico, accennando a governi fantoccio e alla “stranezza” del fatto che piccoli gruppi armati siano in grado di tenere sotto scacco forze politiche dal peso specifico molto più alto: “Assassiniamo i loro leader migliori (vedi Sankara, ma non il solo) che si sono battuti per l’indipendenza Africana, con la complicità di questa Europa ipocrita degli altrettanto ipocriti Stati Uniti, finanziando e appoggiando al loro posto, dittatori senza scrupoli che gli hanno permesso in questi decenni di depredare in pace (ora anche la Cina) destabilizzando antichi equilibri, vendendogli armi (Russia compresa) perchè si ammazzassero meglio tra di loro.
Abbiamo creato, armato, finanziato pazzi sanguinari che sgozzano e ammazzano senza pietà altri poveri esseri umani e ora, fuori controllo dicono che non sanno come fermarli.
Ora voi mi venite a dire che riescono a leggere la scritta di un pacchetto di sigarette dallo spazio, hanno eserciti con la più avanzata delle tecnologie e non riescono a fermare quattro pazzi cialtroni incappucciati?
Ma a chi la raccontano? Hanno bombardato migliaia di civili, povera gente incolpevole, donne, bambini, distrutto intere città per colpire un solo uomo e ora ci vengono a raccontare che non sanno fermare un piccolo esercito di pazzi sanguinari? Io non so che cosa ci sia dietro tutta questa storia, ma di sicuro non credo a una sola parola di quello che ci raccontano”.
La Mannoia, dopo aver elencato i criteri attraverso i quali secondo lei andrebbe inquadrato il problema degli esodi di disperati, fornisce quella che secondo lei è la soluzione: la “scrittura di regole”, l’imposizione alle multinazionali di “un comportamento etico”, la “distribuzione delle risorse” e un “investimento sulla crescita della popolazione africana”.
Poco prima di concludere il suo intervento, la cantante lancia una provocazione a Matteo Salvini e Daniela Santanchè: “A Salvini non resterà che andare personalmente e sparare sui barconi, insieme alla Santanchè, ma non mandando l’esercito, troppo comodo, ci devono andare loro, fisicamente, in diretta televisiva”.
(da “Huffingtonpost”)
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