FORZA ITALIA VACILLA E SI APPOGGIA AL PPE
“STRINGIAMO I DENTI”
La parola d’ordine, ora, nelle segrete stanze di Forza Italia, è «stringere i denti» e niente panico. Certo, gli ultimi sondaggi vanno male. E poi il Cavaliere ogni giorno di più mostra la sua età.
Ormai è a tutti gli effetti Nonno Silvio che manda in giro la fotografia con i nipotini imbronciati. Ieri, nella pillola elettorale, mano sul cuore, diceva: «Caro elettore, se vuoi aiutare i miei coetanei, gli anziani, devi votare Forza Italia».
Eppure ci sperano ancora di andare non malaccio. «I sondaggi di partenza – racconta un big del partito – ci davano in partenza tra il 7 e l’11%. Adesso siamo al minimo. Speriamo di non fermarci qui. D’altra parte la campagna elettorale è appena iniziata».
Il rischio però è di fermarsi ai blocchi di partenza quando tutti gli altri vanno avanti, rosicchiano fette di consenso, smuovono qualche indeciso. Forza Italia, sotto questo profilo, sembra un pugile imbolsito, fermo sulle gambe.
«Non è affatto così – reagisce il nostro uomo di Forza Italia – perché è stato Berlusconi il primo a capire che la campagna elettorale in piena estate sarebbe stata diversa da tutte le altre e si è inventato le pillole, via social. Adesso gli stanno andando dietro».
Certo, a 85 anni suonati, il Cavaliere non potrà girare l’Italia per comizi a differenza dei giovani rampanti, che si tratti di Meloni o Salvini, Conte o Letta. Batterà le televisioni. E sui territori ci andranno i candidati. Ma non è la stessa cosa.
La cifra della campagna elettorale azzurra, da questo momento sarà diversa. Quanto più gli altri ci metteranno energia, tanto più Forza Italia batterà sull’usato sicuro, l’esperienza, la solidità delle alleanze internazionali.
Per questo motivo puntano tantissimo sul Partito popolare europeo, il cui presidente, il tedesco Manfred Weber, due giorni fa era a Roma per incontrarsi con Antonio Tajani, e ieri a Milano per vedere Berlusconi.
Il quale scrive sui social: «Ho ricevuto oggi l’amico Weber. Ci siamo confrontati sulla situazione europea ed internazionale con una particolare attenzione alle prossime elezioni in Italia». E se un tempo l’amicone era Putin, ora i tempi sono cambiati.
Il messaggio sottinteso ai moderati di centrodestra è che un futuro governo a trazione Meloni avrà un bisogno disperato di loro. Berlusconi stesso lo lascia capire, ricordando che il Ppe nell’Europarlamento conta 176 deputati provenienti da tutti i 27 Stati dell’Unione; 13 tra Capi di Stato e di governo; più Ursula Von der Leyen e Roberta Metsola, cioè i vertici delle istituzioni europee.
«Sento molto vicino il suo personale sostegno e quello del Partito Popolare europeo a Forza Italia che lo rappresenta orgogliosamente in Italia», dice infatti il Cavaliere. Nello sprint finale della campagna, Forza Italia sempre più richiamerà il Ppe.
«Il nostro sforzo – conclude il big azzurro – è far capire che se voti Calenda, alla fine ti arriva un pateracchio con Letta e Conte. Se voti noi, saremo gli unici a poter discutere sul serio in Europa»
(da agenzie)
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