FRANCESCA, L’ULTIMO CRUCCIO DI SILVIO: SEMPRE PIU’ TESI I RAPPORTI IN FAMIGLIA
LA PASCALE VORREBBE ESSERE PIU’ PRESENTE IN POLITICA, BERLUSCONI PREFERISCE TENERAL LONTANO DAL PARTITO… MA LEI MINACCIA DI FARE “COME VERONICA”
La pazienza di Berlusconi, risucchiato da un venerdì nero a metà nel triangolo giudiziario formato da Cesano Boscone (servizi sociali per frode Mediaset), Milano (richiesta del pg nell’appello di Ruby) e Bari (Tarantini, Lavitola e le escort).
Alle otto di ieri sera, ad Arcore, Silvio Berlusconi era ancora in riunione con i suoi avvocati. Umore pessimo, in parte però ammorbidito dalla patente di Padre della Patria dispensata dalla vestale renziana Maria Elena Boschi sul borghese Corsera: “Silvio Berlusconi sta dando prova di serietà ”.
Il 18 luglio, il voto in Senato e le rassicurazioni di Verdini
È un segnale che conferma la nuova fase politica aperta dal patto del Nazareno con Matteo Renzi: per la prima volta, l’ex Cavaliere decaduto dal Senato riesce a essere ottimista sulla prospettiva della grazia.
Stavolta per le eventuali conferme della condanna per Ruby, fino alla Cassazione, come anticipato dal Fatto già il 27 giugno scorso.
Adesso la questione è esplosa e Berlusconi assapora davvero un clima di pacificazione.
Una sensazione mai provata nel triennio orribile (per lui) di Napolitano più Monti più Enrico Letta.
Con l’avvento di Renzi il paesaggio è completamente cambiato e anche al Quirinale si potrebbe prendere atto dei meriti costituenti di Berlusconi.
Lo scambio è fin troppo evidente: da un lato le riforme, per il premier , dall’altro Mediaset e grazia. Il resto è noia o fuffa.
Ed è per questo che ieri ci sono state rassicurazioni reciproche sulla blindatura del patto. Al netto della fronda interna di Forza Italia (comunque da verificare in aula a Palazzo Madama), l’accordo del Nazareno contempla il primo voto azzurro anche in caso di un sentenza di colpevolezza nell’appello di Ruby.
Certo, la tensione si alzerà di nuovo al massimo e l’ex Cavaliere sarà in preda ai suoi soliti spasmi contro la magistratura.
Sbollita la rabbia, sarà questa l’occasione per rinfacciare a Renzi la parola mantenuta nonostante le condanne.
L’unica vera incognita è solamente l’umore variabile. Per questo ogni santo giorno Denis Verdini, lo sherpa berlusconiano per le riforme, gli ripete: “Silvio stai tranquillo che Matteo manterrà i patti”. Quali patti?
“Francesca ci scusi ma è una riunione riservata”
A complicare la vita di Silvio, in questo crepuscolo da Padre della Patria, c’è poi il rapporto con la fidanzata-convivente Francesca Pascale, descritto da più fonti berlusconiane (politiche e no) come “fragilissimo”.
La situazione, sinora tenuta sotto controllo, è peggiorata con la sceneggiata della fidanzata andata a Napoli per iscriversi all’Arcigay.
La protesta più clamorosa, rivelata dall’Huffington Post, è stata quella della primogenita Marina, arrabbiata per essere stata tirata in ballo ancora un volta come l’erede del papà in politica.
Ma hanno lasciato il segno anche gli attacchi a Daniela Santanchè (nemica numero uno del cerchio magico di Pascale), trasformata in una Crudelia De Mon amante delle borse taroccate, e a Maurizio Gasparri, definito “ipocrita” sui gay perchè di giorno farebbe una vita e di notte un’altra (qui il riferimento è a una presunta passione trans dell’ex An, smentita decina di volte).
Il caso c’è anche se l’apparenza continua a essere tinta di bianco, come lo smoking indossato da Pascale alla cena forzista di mercoledì scorso, e i due si sforzano di apparire insieme felici e sorridenti.
Proprio quel giorno, poche ore prima dell’evento organizzato da Mariarosaria Rossi, la Badante della coppia, a Palazzo Grazioli c’è stata una scena movimentata.
La raccontano così.
Il Condannato era riunito con il suo consiglio di guerra: Gianni Letta, Fedele Confalonieri, Niccolò Ghedini, Denis Verdini. Mediaset, processi e grazia, riforme. Tutto torna.
Dopo mezz’ora circa, la porta si è aperta ed è apparsa “Francesca”.
È entrata nel silenzio generale, spezzato dopo qualche secondo dalla voce inconfondibile dell’avvocato-senatore Ghedini: “Francesca ci scusi ma questa è una riunione riservata”.
Il viso del Fidanzato è rimasto impassibile, come a dare più forza all’invito di Ghedini.
A quel punto, lei si è girata ed è uscita, richiudendo la porta.
Una scena completamente diversa da quella vissuta a Palazzo Grazioli durante le notti bianche della scissione di Alfano. Lei tornò a “casa” con Nunzia De Girolamo e Barbara Saltamartini, schierate con l’ex delfino senza quid, e Verdini la cazziò con durezza: “Ma che fai, porti queste due proprio qui?”.
La Fidanzata reagì con rabbia: “Questa è casa mia e faccio quello che voglio, hai capito?”.
Litigi, scenate e minacce: ”Tra i due sarà l’Apocalisse”
Una crisi tra “Francesca” e “Silvio” è stata insinuata su un numero recente di Diva e Donna (la lettura della stampa rosa rimane obbligatoria per documentarsi su B.) da un articolo di Giorgio Michieletto che racconta la guerra tra i due: lui vuole che lei faccia una vita appartata, senza occuparsi di politica.
Lei che invece va nella direzione opposta, con il sostegno della Badante: prima le voci fatte circolare ad arte su una sua candidatura alla presidenza della regione natìa, la Campania, poi il trambusto scatenato dalla querelle sui gay.
Di qui litigi, scenate e minacce.
Con in mezzo le richieste di un riconoscimento pubblico e privato (anche se il sogno delle nozze è sfumato).
Due ex ministri di B. confidano: “Tra i due succederà l’Apocalisse”. Ma la situazione è delicatissima. La reazione di lei a una rottura o separazione potrebbe essere gravissima. La bulgara Bonev ha parlato di “suicidio”, un amico di Pascale invece sostiene: “Potrebbe scrivere a Repubblica come Veronica”.
Di fatto, la Fidanzata rischia di essere una mina sul percorso della pacificazione.
Fabrizio d’Esposito
(da “il Fatto Quotidiano”)
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