FRATELLI DI RAI: MAI PRIMA DELL’ERA MELONIANA SI ERA ASSISTITO A UNA TALE COMMISTIONE TRA I VERTICI DEL SERVIZIO PUBBLICO E UN PARTITO. CON ESITI TRAGICOMICI
L’AD, GIAMPAOLO ROSSI, SUL SUO PROFILO INSTAGRAM PUBBLICIZZA L’EVENTO “SPAZIO CULTURA”, LA KERMESSE DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI, PUBBLICANDO UNA FOTO DEL SUO FACCIONE ACCANTO AL SIMBOLO DI FRATELLI D’ITALIA… L’INTERVISTA DELLA VICEDIRETTRICE DEL TG1, INCORONATA BOCCIA, AL MINISTRO GIULI, E L’INTERVENTO DELLA CAPOCCIA DI CINECITTÀ, MANUELA CACCIAMANI (IN QUOTA ARIANNA MELONI)
La politica, si sa, è sempre stata l’azionista della Rai. Ma mai prima dell’era
meloniana si era vista una tale commistione, per niente nascosta, tra partiti e tv pubblica. O meglio, tra dirigenti di Viale Mazzini e Fratelli d’Italia.
Del resto, a dicembre del 2023, il mal-destro Paolo Corsini rivendicò, ad Atreju, di essere un militante del partito (parlando al plurale, disse “il nostro partito”, parlando di Fratelli d’Italia).
E anche l’ad, Giampaolo Rossi è notoriamente un esponente di prima fila del gruppetto cresciuto e pasciuto a Colle Oppio.
Per questo, in un’epoca di totale sovrapposizione tra Rai e il partito di Giorgia Meloni, non ci stupisce l’affollamento di direttori, vicedirettori, giornalisti semplici e caporedattori, a “Spazio cultura”, la kermesse di Fratelli d’Italia a Firenze.
Un appuntamento che il vice caporedattore di RaiSport, Saverio Montingelli, già candidato al Consiglio Regionale dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, con la lista di destra “Gruppo Gino Falleri”, definisce “Una due giorni intensa, un’occasione preziosa per riflettere non solo sul valore del nostro patrimonio culturale”.
Montingelli, sul suo profilo Instagram, elenca i partecipanti all’evento: “l’amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi, dell’AD di Cinecittà Manuela Cacciamani e della vice direttrice del TG1 Cora Boccia che ha realizzato un’interessante intervista al Ministro della Cultura Alessandro Giuli”.
Un evento che lo stesso Giampaolo Rossi, in modalità “influencer presso se stesso”, ha voluto pubblicizzare sul suo profilo Instagram (chiamato “martin venator”, come il protagonista del romanzo Eumeswil, di Ernst Jünger), con la foto del suo faccione: “a Firenze.
A parlare di industria e immaginario nel Cinema con una parte importante del cinema italiano”. Una parte, appunto. Anzi, un partito…
(ada Dagoreport)
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