FRONT NATIONAL, GUAI IN VISTA PER LA LE PEN, STRASBURGO AVVIA INDAGINE SU FRODE: “CRITICANO L’EUROPA E POI NE APPROFITTANO”
VENTI ASSISTENTI AL GRUPPO LAVOREREBBERO PER IL PARTITO SENZA ALCUN LEGAME CON GLI EURODEPUTATI, UNA PRATICA VIETATA
Potrebbe essere una tegola per il Front National di Marine Le Pen l’indagine avviata dal Parlamento europeo sulle irregolarità riguardanti 20 assistenti del gruppo a Strasburgo e Bruxelles.
L’indagine arriva a pochi giorni dal voto per il rinnovo dei consigli dipartimentali che si terrà il 22 e il 29 marzo, una consultazione che vede favorito il partito di estrema destra francese.
Gli ultimi sondaggi danno il FN avanti l’Ump di Sarkozy e ai Socialisti del presidente Hollande.
I venti assistenti (16 a Strasburgo e 4 a Bruxelles) appaiono nell’organigramma del Front National come funzionari di partito ma il regolamento dell’eurocamera prevede espressamente salari solo per i portaborse e non per i propri funzionari.
Le irregolarità contabili sono state segnalate oggi dal Parlamento Ue all’Olaf, l’Ufficio antifrode europeo, che ora prenderà in carico le indagini.
La denuncia sarebbe partita direttamente dal presidente del Parlamento Ue, il socialista tedesco Martin Schulz.
Secondo una prima indagine svolta dai servizi di Strasburgo almeno 10 dei 16 assistenti locali hanno un contratto che indica come luogo di lavoro la sede del FN a Nanterre, poco fuori Parigi, ed inoltre la loro posizione nell’organigramma interno non assicurerebbe alcun legame con il deputato europeo da cui sono stati assunti.
Altri 9 assistenti avrebbero dichiarato come sede di lavoro Nanterre.
Il regolamento sembra essere molto chiaro: l’articolo 33, al paragrafo 2, dello Statuto dei deputati prevede infatti che possano essere pagate dal Parlamento solo le spese di assistenza “direttamente legate all’esercizio del mandato parlamentare del deputato”.
L’articolo 43 chiarisce poi che queste somme “non possono servire direttamente o indirettamente a finanziare contratti stabiliti con i gruppi politici del Parlamento Ue o con dei partiti politici”.
La notizia dell’indagine ha provocato grandi polemiche in Francia.
Per la leader del Front Marine Le Pen si tratta di “una manipolazione politica indegna in vista delle imminenti elezioni amministrative in Francia”, ma non è entrata nel merito, che lascia poco spazio a diverse interpretazioni
Critico con la Le Pen Gianni Pittella, presidente degli eurodeputati socialisti e democratici: “La giustizia farà il suo corso, ma se fosse vero, dimostrerebbe l’incoerenza dei populisti: criticano l’Europa e poi ne approfittano…”
(da “La Repubblica”)
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