“FUORI DAL SEGGIO DAVANO I SOLDI PER ISCRIVERSI AL PD E VOTARE”: LA DENUNCIA DEL SENATORE ESPOSITO
LE STRANE COSE CHE ACCADONO A TORINO DOVE PIOVONO TESSERE NUOVE LAST MINUTE…E DOVE RENZI VINCE
Fabrizio Morri, il candidato alla segreteria torinese del Pd e testimonial del patto tra Piero Fassino e Matteo Renzi, potrebbe essere eletto al primo turno.
Certo, al conteggio finale mancano ancora i voti di due circoli di Torino (San Salvario e Lingotto) e di Nichelino ma l’ex parlamentare del Pd ad oggi dovrebbe avere in mano il 56 per cento dei delegati e la spinta decisiva potrebbe arrivare dal circolo dell’hinterland dove gioca un ruolo chiave il sindaco, Pino Catizone, renziano della prima ora.
Va detto che si tratta di un’assegnazione provvisoria calcolata su poco più di 5500 voti registrati in 59 delle 98 sezioni provinciali.
Morri va meglio nei circoli della città e peggio nel resto della provincia e a spingerlo verso il ballottaggio potrebbero essere i delegati che saranno riassegnati con il recupero proporzionale. E poi ci sono i ricorsi.
Matteo Franceschini Beghini ne ha presentato uno per contestare il congresso di Barriera di Milano e ne presenterà un’altro per quello di Venaria.
Senza dimenticare la denuncia del senatore del Pd, Stefano Esposito, sostenitore di Cuperlo e di Aldo Corgiat: “ho visto una persona, credo iscritta al circolo di Santa Rita consegnare i soldi per la tessera a due signori che poi hanno votato”
La denunci
Esposito affida a Facebook il suo racconto/denuncia della coda per votare. Venti minuti che definisce «davvero istruttivi».
Il cuore del racconto è questo: «Due signori, in coda per fare la tessera alla richiesta dei 15 euro necessari per l’iscrizioni sbottano: “ma come devo anche pagare?”.
Escono dal circolo e io incuriosito li seguo e vedo che girato l’angolo di Via Giacomo Dina, un signore, credo iscritto al circolo, gli dà i 15 euro, loro rientrano, rimettendosi in coda per iscriversi al Pd».
E commenta: «Solo nelle giornata di ieri i nuovi iscritti al Circolo sono stati 111! In 27 anni di militanza politica non avevo mai assistito a niente di paragonabile»
La replica
Il senatore non fa i nomi dei protagonisti di questa vicenda ma è chiaro se si vanno a vedere i risultati del voto in quel circolo si scopre che Morri ha stravinto. In quel circolo il punto di riferimento è il consigliere regionale Andrea Stara che è stato anche presidente della Circoscrizione. Il suo è un racconto completamente diverso: «Chi ha fatto queste affermazioni se ne dovrà assumere tutta la responsabilità perchè le sue affermazioni sono gravi. Io personalmente ho visto un film completamente diverso, certo c’era una discreta affluenza anche di persone che sono ritornate a partecipare alla vita di partito».
E aggiunge: «E’ paradossale che invece di far mettere a verbale quanto accaduto e chiedere l’intervento del garante del partito si scelga di spargere veleno in modo gratuito su un congresso».
Il peso dei nuovi iscritt
Quel che è certo è che le regole dei congressi provinciali hanno portato al boom dei tesseramenti last minute. Un fenomeno preceduto nei giorni scorsi dall’allarme lanciato soprattutto da Aldo Corgiat, sindaco di Settimo: «Una volta tanti iscritti del partito erano dipendenti della Fiat, oggi lavorano per cooperative di servizi o società autostradali».
E alle polemiche è seguito il giallo risolto delle tessere fantasma. In ogni caso ieri in alcuni circoli della città e della provincia si è registrato una richiesta di nuove adesioni che i vecchi militanti non ricordano di aver visto.
Da Moncalieri a Settimo passando appunto anche per Santa Rita e Borgo Vittoria.
Malcontanti si può arrivare ad almeno 500 nuove adesioni, forse di più. Con boatos che raccontano di pacchetti di tessere custodite dentro uno zainetto, di password cambiate dall’oggi al domani, di extacomunitari in coda con moduli in bianco.
Tina Pepe, presidente della commissione elettorale, ha deciso di convocare nei primi giorni della prossima settimana tutti i commissari: «Farà fede quello scritto sui verbali. Abbiamo già ricevuto alcune segnalazioni che dovranno essere verificate».
Maurizio Tropeano
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