GAZA SENZ’ACQUA, ESPLODE LA CRISI SANITARIA
LA FOTOGRAFIA DELLA SITUAZIONE DI ACTION AGAINST HUNGER
La mancanza di accesso all’acqua è una delle maggiori sfide a Gaza, secondo l’organizzazione benefica internazionale Action Against Hunger, che mette in guardia da “una crisi sanitaria sull’orlo dell’esplosione”.
Il personale dell’organizzazione di beneficenza afferma che i rifugi per sfollati sovraffollati sono vicini al punto di rottura. Aggiungono che un rifugio a Gaza attualmente accoglie più di 24.000 persone e che il 60% dei bambini soffre di diarrea. Alcune persone ricorrono anche alla defecazione all’aperto.
L’ONU stima che ci siano meno di 3 litri di acqua pro capite ogni giorno per i 2,3 milioni di persone che vivono a Gaza, metà delle quali sono bambini che sono maggiormente a rischio di carenza idrica e infezioni diarroiche – la principale causa di mortalità infantile a livello globale.
E tale quantità è destinata a diminuire di giorno in giorno man mano che le forniture e il carburante utilizzati per rendere l’acqua potabile negli impianti di desalinizzazione vengono ridotti.
Chiara Saccardi, responsabile per il Medio Oriente di Azione contro la Fame, ha dichiarato:
Di fronte a questa situazione impossibile, molte famiglie di Gaza ricorrono a fonti di acqua non potabile, come i pozzi agricoli. Ciò li espone al rischio imminente di disidratazione e persino di un’epidemia di malattie infettive come il colera. Una tale epidemia, se dovesse verificarsi, renderebbe questa grave crisi un problema ancora più grande.
(da Globalist)
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