GIULIA BONGIORNO PARTE AL’ATTACCO: “LAZIO IN GINOCCHIO PER LA CORRUZIONE, FUORI DALLE LISTE I PERSONAGGI DISCUTIBILI E SPAZIO ALLE DONNE”
DISCONTINUITA’ CON GIUNTA POLVERINI, CODICE ETICO E LOTTA ALLA CORRUZIONE… LISTA CIVICA APPOGGIATA DAI CENTRISTI MA APERTA ALLA SOCIETA’ CIVILE
«Nella mia agenda avranno il primo posto le parola legalità , giustizia, battaglia alla corruzione». Così Giulia Bongiorno ha presentato la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio con una lista civica sostenuta da Udc e Fli.
«La mia candidatura è stata concordata col professor Monti. Se ci sarà poi il sostegno di Italia Futura ben venga», ha poi aggiunto l’avvocato e parlamentare di Fli.
PULIZIA NELLE LISTE –
«Alla luce degli scandali sulla gestione dei fondi regionali, ritengo, per un’esigenza di massima trasparenza verso i cittadini del Lazio, dovrà valutarsi – caso per caso – l’opportunità di escludere dalle liste i membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale uscente».
Così la candidata centrista a governatore del Lazio Giulia Bongiorno in una lettera indirizzata ai candidati alle elezioni regionali nelle liste della coalizione Con Monti per l’Italia.
«Vorrei dare un segno di discontinuità – ha spiegato – e per questo ho chiesto a coloro che mi aiutano di evitare di candidare quei soggetti che abbiano continuità con la giunta Polverini».
«Sono certa che ciascuno di noi saprà guardare al proprio interno – ha aggiunto – escludendo candidature imbarazzanti o anche soltanto dubbie, offrendo ai cittadini la possibilità di scegliere i nuovi consiglieri tra persone di sicuro valore e comprovata onestà ».
«CODICE ETICO» –
Bongiorno ha invitato inoltre coloro che vorranno sostenerla alle elezioni a «presentare un profilo rispondente ai criteri di candidabilità delle liste della Coalizione con Monti per l’Italia (previsti per le elezioni nazionali), nonchè impegnarsi a sottoscrivere un Codice etico che sto ormai ultimando».
Nella parte finale della lettera si legge che «nelle liste circoscrizionali nessuno dei due sessi potrà essere rappresentato in misura superiore ai due terzi».
«NEL LAZIO DISINTERESSE PER LEGALITA’» –
«Se il Lazio è in ginocchio non è certo per una congiuntura astrale, ma perchè c’è stato un disinteresse totale per la legalità e c’è una corruzione diffusa».
Secondo Giulia Bongiorno per vincere la sfida della legalità anche nel Lazio, «sarebbe servita una legge che non abbiamo perchè il Pdl non l’ha voluta. Abbiamo la Legge Severino che però non raggiunge gli obiettivi»
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