GIUSTIZIA: A PALAZZO CHIGI SARA’ ESAMINATO SOLO IL PROCESSO PENALE, NIENTE LODO PRESCRIZIONE
I RENZIANI NON PARTECIPERANNO AL CDM E AL SENATO VOTANO CON L’OPPOSIZIONE, SEMPRE PIU’ RIDICOLI
In consiglio dei ministri solo il processo penale. La prescrizione invece sarà solo discussa e diventerà una proposta di legge firmata dai capigruppo di Pd, M5S e Leu alla Camera, che però potrebbe diventare anche un emendamento nel ddl Costa. Sono queste le ultime news sulla querelle giustizia.
Con i Dem furibondi che dicono: “I renziani non vengono al consiglio dei ministri? Si dissociano dal voto sulla riforma del processo penale? Si assumono una grande responsabilità rispetto alla maggioranza e ovviamente sbagliano”. Sono questi, a Montecitorio, i toni di autorevoli fonti del Pd. Che oggi pomeriggio, in via Arenula, incontreranno ancora il Guardasigilli Alfonso Bonafede per chiudere l’accordo sulla prescrizione.
Quello sul processo penale invece è già definito. E lo è anche la via per risolvere il guazzabuglio della prescrizione. Si va nella seguente direzione.
Stasera, alle 20 e trenta, Bonafede porterà ai colleghi la sua definitiva proposta sulla riforma del processo che contiene una novità importante sui tempi della sua durata. Sempre due anni per la fase di appello, e sempre un anno in Cassazione, ma un tempo variabile in primo grado a seconda della gravità dei reati. Un anno per quelli meno gravi, due anni per gli altri. Con una possibilità di deroga per i processi con più imputati, tipo maxi-processi o comunque dibattimenti complessi
Novità anche per il disciplinare sui giudici “lumaca”. Scatterà nel caso in cui l’imputato chiede di accelerare il processo per sue ragioni di vita. Il giudice avrà sei mesi di tempo per avviarlo. Se invece ritarda vedrà la scure disciplinare precipitare su di lui. Nel ddl delega invece non ci sarà tutto il capitolo del Csm, sistema elettorale e regole per eleggere i membri laici.
Il vice presidente del Csm David Ermini avrebbe espressamente chiesto un momento di riflessione. In questo modo, inoltre, il ddl sul penale si snellisce, anche perchè perde pure le nuove regole sulle cosiddette “porte girevoli”, cioè lo stop alle toghe che scendono in politica di rientrare in magistratura.
Ma veniamo al lodo Conte-bis sulla prescrizione, ormai il piatto forte che sta spaccando la maggioranza. Se ne discuterà durante il consiglio dei ministri solo per valutare il testo definitivo messo a punto oggi pomeriggio tra Bonafede, il Pd, e Leu, dove siede l’avvocato Federico Conte che materialmente ha inventato le nuove regole. Ma non ci sarà un disegno di legge del governo, nè tantomeno un decreto. Il “veicolo” ormai certo sarà una proposta di legge firmata dai tre capigruppo della maggioranza in commissione Giustizia. Poi, quel contenuto, potrebbe anche diventare un emendamento alla pdl Costa in aula per il voto il 24 febbraio.
Ma quali sono le ultime incertezza sul lodo che hanno costretto Pd e Leu a incontrare ieri e ancora oggi Bonafede? Tutto ruota sulla questione degli assolti in primo grado. Il Guardasigilli chiede per loro una sospensione secca. Ma Pd e Leu sono contrari e replicano con una sospensione che può scattare “soltanto” se c’è un rischio imminente che scada la prescrizione. E ovviamente non si può escludere che l’ascolto in primo grado poi venga condannato in appello.
Ma mentre la maggioranza lavora sul lodo in Parlamento prosegue l’offensiva dei renziani. Che oggi, ancora una volta hanno votato con il centrodestra, Lega, Forza Italia e Fdl. È accaduto al Senato, in commissione Giustizia, dove erano stati dichiarati ammissibili gli emendamenti di Fi contro la prescrizione di Bonafede e proposti nel decreto legge sulle intercettazioni. Non sono passati perchè il voto è finito in parità , 12 a 12.
Ma si tratta della prima minaccia concreta del potere di veto che Italia viva ha al Senato dove i numeri della maggioranza sono risicati, e che potrebbe costringere la maggioranza a mettere la fiducia anche sulle intercettazioni, nonchè su tutti i provvedimenti nei quali il forzista Enrico Costa minaccia di inserire ogni volta emendamenti sulla prescrizione.
(da agenzie)
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