HANNO VINTO I RAZZISTI, GOVERNO LATITANTE E COMPLICE: “NON ESISTONO LE CONDIZIONI AMBIENTALI PER ACCOGLIERE I 24 PROFUGHI”
A ROATE CANALE LA CURIA COSTRETTA A RINUNCIARE AL PROGETTO DOPO LE MINACCE E PER PAURA DI RITORSIONI…. VINCONO I DELINQUENTI, LO STATO DI DIRITTO NON C’E’ PIU’ NELL’ERA MINNITI
Se di vittoria bisogna parlare, hanno vinto «loro». Quelli che alla notizia del probabile arrivo di 24 profughi africani nella Casa delle Opere parrocchiali hanno affisso volantini di minacce.
Quelli che si sono ribellati al vescovo, accusandolo di «tramare» alle spalle dei residenti e di volersi intascare una parte dei 35 euro pro-capite quotidiani destinati agli «ospiti sgraditi».
E ha vinto il razzismo di chi, un mese fa, sui muri di Roata Canale, ha istigato alla rivolta.
“I locali della Casa delle Opere parrocchiali della Parrocchia Immacolata Concezione di Maria Santissima in frazione Roata Canale di Cuneo non verranno messi a disposizione della Ubuntu onlus”.
E’ il passaggio chiave di un documento consegnato da don Eraldo Serra ai parrocchiani di Roata Canale: mette la parola fine all’arrivo dei 24 richiedenti asilo nella piccola frazione di Cuneo.
Non verrà realizzato dunque alcun centro di accoglienza e recupero sociale per richiedenti asilo. La vicenda aveva fatto balzare agli onori della cronaca nazionale questa piccola comunità : prima i volantini anonimi, poi il post provocatorio del medico cuneese Corrado Lauro che ne contestava i forti toni razzisti.
Una vicenda che si era aperta con un annuncio nella messa di domenica 23 aprile e che si chiude ancora al termine di una celebrazione in parrocchia.
La decisione, conclusiva e definitiva, è stata comunicata al termine della messa delle 9:30, sempre da parte di Don Eraldo Serra. Il documento, con la sua firma in calce e il timbro della parrocchia, è stato consegnato dai chierichetti, direttamente nelle mani dei parrocchiani.
Ecco il testo integrale del documento:
“In merito alla Casa delle Opere parrocchiali si comunica che: in tutto il corso della trattativa con la Ubuntu onlus si è sempre posta con chiarezza la condizione che non ci fosse nessun costo a carico della Parrocchia; il 2 maggio in un incontro tra il Vescovo mons. Piero Delbosco e il Parroco è stata analizzata la situazione e si è concluso che non esistono le condizioni ambientali per realizzare il Progetto della Ubuntu onlus con l’utilizzo dei locali della Casa delle Opere parrocchiali; il 3 maggio il Presidente della Ubuntu onlus ha chiesto un incontro con il Parroco e nel corso dell’incontro il Parroco gli ha comunicato che non esistono le condizioni ambientali per realizzare il Progetto della Ubuntu onlus con l’utilizzo dei locali della Casa delle Opere parrocchiali; fino ad oggi non è stato richiesto al Parroco alcun altro incontro da Parte di altri soggetti.
La decisione conclusiva e definitiva è che i locali della Casa delle Opere parrocchiali della Parrocchia Immacolata Concezione di Maria Ss. non vengono messi a disposizione della Ubuntu onlus.
Grazie alle donne e agli uomini che hanno operato con onestà , sincerità e verità
Grazie alle donne e agli uomini che hanno dialogato. discusso, ragionato
Grazie alle donne e agli uomini che provano ogni giorno a costruire un mondo ricco di umanità , in cui sia bello crescere i propri figli
Grazie alle donne e agli uomini che, magari con tanta fatica. testimoniano che il Vangelo è dawero una buona notizia”.
Il concetto “non esistono le condizioni ambientali” fa chiaro riferimento alle minacce ricevute a fronte delle quali non c’è stato alcun intervento dello Stato per assicurare il rispetto della legge.
I profughi sarebbero stati ospitati in una struttura privata della Chiesa, quindi nessuno avrebbe dovuto e potuto mettere verbo.
Si è permesso a dei delinquenti di violare la legge in piena assenza di una presa di posizione del Ministero degli Interni.
(da agenzie)
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