HO INCONTRATO IL GENERALE VANNACCI E MI HA SPIEGATO COME SI CORREGGE L’OMOSESSUALITA’: “MENO FILM CON ATTORI GAY”
“COSA FAREBBE SE AVESSE UN FIGLIO GAY?”: “PROVEREI A FARLO DIVENTARE ETEROSESSUALE”
Ho incontrato il generale Roberto Vannacci a Tregnago, a margine di uno dei tanti eventi cui sta partecipando in queste settimane. Questo è ciò che mi ha detto, sulla politica e sul mondo in generale.
Buongiorno Generale Vannacci, se avesse un figlio gay?
Non avrei nessun problema, lo supporterei nelle sue attitudini.
Voleva dire nel suo “orientamento”.
Sì, nel suo orientamento, grazie per la correzione. Lo supporterei assolutamente nei suoi orientamenti perché lo scopo dei genitori è supportare i figli, e non imporre ai figli quello che vogliono i genitori. Però lo dico anche un’altra cosa: nel limite del possibile cercherei di orientarlo verso l’eterosessualità, perché sono convinto che il gene dell’omosessualità, per quanto lo stiano cercando, non l’abbiano ancora trovato, e che quindi molto dipenda dal condizionamento sociale. E perciò così come cerco di educare mio figlio a tante altre qualità, cercherei se possibile di orientarlo verso l’eterosessualità.
L’eterosessualità però non è una qualità.
Se ciò invece non fosse possibile o non si dimostrasse realizzabile, o il figlio fosse effettivamente convinto del suo orientamento sessuale, lo supporterei come un padre supporta sempre i propri figli.
Ho una curiosità: in che modo lei proverebbe a indirizzarlo verso l’eterosessualità? Che si fa in questi casi?
Ma guardi, io credo, credo perché non ho la bacchetta magica, e non sono neanche sociologo e non ho fatto neanche il corso per essere genitore… Credo che parlando con lui, orientandolo nelle sue amicizie, nei luoghi che frequenta, nelle società che frequenta, e cercando di seguire la sua educazione, si possa esercitare una certa influenza sui propri figli, come lo facciamo sempre, no? Cerchiamo di renderli educati, renderli rispettosi del prossimo, cerchiamo di instillare loro un certo comportamento, come lo facciamo? Facendo esattamente queste cose.
E quali sono invece, secondo lei, i luoghi che possono indirizzare verso l’omosessualità, o il tipo di amicizie che possono far diventare omosessuali?
Ma guardi, se una persona dovesse frequentare quasi esclusivamente delle società, dei posti, dei settori dove la grande maggioranza è omosessuale, probabilmente verrebbe influenzato da questo. Se dovesse vedere dei film, o delle trasmissioni dove la stragrande maggioranza degli attori sono omosessuali, probabilmente potrebbe essere influenzato da questi comportamenti. Se invece crescesse in una società dove l’omosessualità è rappresentata secondo la sua effettiva presenza statistica, forse si svilupperebbe in un altro modo.
Si può diventare omosessuali guardando la TV? Guardando i programmi a maggioranza omosessuale?
A mio avviso si può diventare omosessuali essendone condizionati socialmente. Perché il condizionamento sociale è una delle cose che condiziona lo sviluppo della personalità delle persone. Lei l’ha letto il libro?
Sì, l’ho letto, mi può interrogare. Quando ragiona sul fatto che nessun immigrato fugge dalla guerra e dalla povertà.
Ho detto un’altra questione che mi sembra abbastanza naturale: che se uno sfugge da una guerra, o comunque dal pericolo di perdere la propria vita, e nel proprio percorso trova tanti altri posti dove la sua vita non è in pericolo, come mai invece arriva fino in Europa per trovare la fine della sua fuga? Perché probabilmente c’è una questione di convenienza.
Perché il primo Paese a democrazia riconosciuta si trova in Europa.
Ma non è solamente il diritto alla democrazia che garantisce il diritto alla sopravvivenza. Se io scappo da un Paese lontano, e ne trovo tanti nel frattempo, che garantiscono la sopravvivenza, come mai arrivo fino all’Europa? Perché probabilmente è più conveniente.
Grazie Generale.
Grazie a lei. L’ho convinta?
No, però è stata una bella intervista. Arrivederci.
(da Fanpage)
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