I CARABINIERI: “INDAGHIAMO SU FONDI ILLECITI ALLA LEGA”
LA MEDIAZIONE AL FACCENDIERE MICHEL PASSA SCESI DA 42 A 30 MILIONI: I 12 MANCANTI POTREBBERO ESSERE FINITI AL PARTITO NORDISTA
L’informativa del Noe dei Carabinieri al pm Eugenio Fusco risale alla fine di novembre e il comandante del nucleo operativo dei Carabinieri dell’ambiente, il Capitano Pietro Rajola Pescarini, che la firma, non poteva essere più chiaro: “Le indagini si indirizzavano su tre direttrici investigative: 1) la gara d’appalto e la corruzione internazionale dei Pubblici Ufficiali dell’India; 2) il finanziamento illecito al partito politico Lega Nord; 3) le esigenze cautelari: inquinamento probatorio”.
Dunque esiste un secondo filone nell’inchiesta dei carabinieri: il finanziamento illecito alla Lega.
Un filone del quale l’annotazione di 150 pagine depositata poche settimane fa, non si occupa in via principale ma al quale comunque il Noe dedica un paragrafo, decine di pagine fitte di intercettazioni.
Orsi parlava al telefono con i vertici della Lega, a partire da Umberto Bossi e Roberto Maroni, passando per il presidente della provincia Dario Galli fino all’ex capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni.
E soprattutto i carabinieri ricostruiscono — grazie alle telefonate e agli sms intercettati — il lavorio tra Finmeccanica e Lega per organizzare una cena Orsi- Maroni alla presenza di Dario Galli e Giancarlo Giorgetti all’inizio del 2012.
Una cena sconveniente non solo per il manager pubblico ma anche per il suo partito sponsor.
I carabinieri: “Il 4 aprile 2011, Giuseppe Orsi è ormai l’ad in pectore ed il 4 maggio, veniva nominato ufficialmente dall’assemblea di Finmeccanica, al posto del predecessore Francesco Guarguaglini — che vi rimarrà sino al novembre 2011 come presidente — quando Orsi assumerà , dal primo dicembre 2012, anche la presidenza. Il periodo (marzo-aprile 2011) della richiesta di Orsi ad Haschke di ‘retrocedere’, tramite Christian Michel, 12 milioni di euro, è coincidente con le ferventi trattative politiche per scegliere il sostituto di Guarguaglini e come detto la Lega Nord e Roberto Maroni, all’epoca ministro dell’Interno del governo Berlusconi, hanno avuto un ruolo decisivo soffiando all’ultimo giorno l’incarico a Zampini”.
Nella telefonata del primo dicembre 2011 Orsi riconosce a Maroni questo merito: “Io dico sempre comunque se non c’è Roberto Maroni a fare l’ultimo miglio, col cavolo che io qua c’ero”.
Orsi richiama Maroni il 21 e gli riconferma che “sarà che sono o non sono della Lega, ma se non c’era, se non c’era Maroni, io qua non c’ero oggi”.
Poi si passa a parlare dei consiglieri scelti per Alenia Aermacchi, la controllata di Finmeccanica per la quale lavora la moglie di Maroni, Emilia Macchi.
Orsi ha trasferito la sede di Alenia da Pomigliano a Venegono Superiore.
Il 28 dicembre chiama il presidente della provincia di Varese Dario Galli, leghista che è anche nel cda di Finmeccanica.
La telefonata punta a organizzare una cena con Maroni e Giorgetti.
Galli: Allora ho sentito sia Giancarlo (Giorgetti) che Maroni, a tutti e due va bene sia il 2 che il 3, se mi dice te quello che ti è più comodo fissiamo
Orsi: il 3 io sono sicuro sì Galli: allora il 3 sera , adesso vedo se è aperto faremmo sempre lì a Villa Baroni , se ti va bene?
Orsi: benissimo,
Galli: ok Orsi: da soli o con le mogli?
Galli: come vuoi tu guarda
Orsi: siete miei ospiti , come voisiete in rapporti con le vostre mogli
Galli: per me non ce ne, no dicevo magari, facevamo se siamo noi 4 e basta , facciamo una roba più di lavoro ecco mettiamola così.
Poi Galli invia un sms a Orsi: “Confermata cena Orsi Maroni Giorgetti Galli 3 gennaio ore 20 Villa Baroni. Grazie”.
La risposta è in stile yankee: “Ok go”.
Il 28 febbraio invece è l’allora segretario Umberto Bossi in persona a chiamare Orsi.
Bossi: “scusi se la… eh! abbastanza bene (incomprensibile), volevo salutarla perchè, ho parlato molto con.. con Giorgetti e sono preoccupato (si schiarisce la voce tossendo) hanno ridotto l’in — vestimento e son preoccupato”.
Poi cade la linea.
Resta il dubbio su cosa volesse dire Bossi e sulla ragione della sua preoccupazione per l’investimento che si riduceva. E resta il dubbio anche sulla cena “di lavoro” tra il presidente di una società pubblica appena nominato e i vertici del partito che lo hanno sponsorizzato.
Nell’informativa dei Carabinieri c’è un passaggio sul ruolo di Christian Michel, il mediatore che ha incassato 30 milioni di euro grazie alla vendita degli elicotteri all’India da parte de gruppo Finmeccanica.
Scrivono gli investigatori: “Nella ‘partita’ però, entra anche Christian Michel, “l’uomo di Orsi”, a cui saranno riconosciuti compensi per 42 mln di euro circa, poi divenuti 30 — a seguito della richiesta di Orsi di avere indietro, 12 milioni di euro necessari, verosimilmente, per finanziare la Lega Nord che l’ha “appoggiato” per la sua nomina di a.d. di Finmeccanica — a seguito di una trattativa con Guido Haschke (l’altro mediatore italo svizzero Ndr) che non ha accettato di sottrarre dai suoi 28 milioni, i 12 richiesti da Orsi”.
In quel “verosimilmente” c’è il mistero che dovranno chiarire nei prossimi mesi gli investigatori.
Marco Lillo
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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