I MONARCHICI “VOTIAMO AMBROSOLI”, LUI TIMOROSO: “NON VI CONOSCO”
LA CORSA ALLE PRIMARIE REGIONALI DEL CENTROSINISTRA IN LOMBARDIA ENTRA NEL VIVO
Questa volta non ci saranno polemiche sugli elettori «irregolari» respinti ai seggi. Anche perchè non bisognerà registrarsi e il secondo turno non è neanche previsto. Questa è una delle poche certezze, assieme al numero degli aspiranti governatori in corsa: tre.
Tutto il resto è una sfida che, dopo un avvio sonnacchioso e dopo aver messo in archivio le primarie nazionali, promette ora nuove scintille.
Per tutti gli elettori del centrosinistra residenti in Lombardia (sedicenni compresi) l’appuntamento è per sabato 15 dicembre.
PRIME POLEMICHE
Di lunedì invece le prime punzecchiature nei confronti del candidato favorito. Alessandra Kustermann, ginecologa alla Mangiagalli, ha chiamato in causa il figlio dell’«eroe borghese» sul tema della difesa dell’istruzione statale.
«La scuola pubblica non si tocca; non puoi, se sei schierato con il centrosinistra, mantenerti equidistante tra pubblico e privato».
«Lo stesso discorso vale per la sanità e il sociale – ha aggiunto Kustermann via Facebook -: le mie affermazioni sono il frutto di quarant’anni di esperienza sul campo, come medico e come primario, in difesa della salute per tutti».
La conclusione è pesantuccia: «Ambrosoli dichiara di identificarsi con il centrosinistra dopo aver cercato in tutti i modi di evitare che in Lombardia si facessero le primarie e dopo aver negoziato perfino sul nome, perchè alla parola centrosinistra, ancora un paio di settimane fa, si mostrava stranamente allergico».
I MONARCHICI
Ad Ambrosoli non viene in questo caso in soccorso la notizia che vorrebbe i monarchici dell’Unione Patriottica pronti a presentare una propria lista in suo sostegno, destinata a chiamarsi «Stella e Corona».
Ne ha dato comunicazione l’avvocato Vincenzo Forte che fa riferimento a quanto deciso domenica scorsa a Bergamo da un’assemblea del movimento. Ambrosoli? «Persona assolutamente perbene, borghese e benestante, cattolico e moderato, di antica tradizione familiare patriottica e monarchica nonchè premiato da Casa Savoia con il titolo di “Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro”».
Una notizia che ha richiamato l’ironia del secondo competitor nella sfida delle primarie «civiche». «Monarchici per Umberto Ambrosoli: l’uomo giusto per i problemi reali», ha twittato Andrea Di Stefano, direttore della rivista Valori .
Seconda puntura di giornata.
Una notizia che però secondo lo stesso avvocato è frutto di «una falsa iniziativa promossa da persone che non conosco. Segno che a destra la mia candidatura spaventa».
ANDREA DI STEFANO
Di Stefano, candidato appoggiato (anche) dalla sinistra radicale, ha poi parlato delle sue ricette a sostegno di chi perde lavoro. «Si può ricavare un miliardo e mezzo di euro dalle pieghe del bilancio regionale per sostenere chi perde l’impiego. Con questa cifra si potrebbe offrire un assegno di disoccupazione da 416 euro a 300 mila persone».
Dove trovare i soldi? Dice Di Stefano che «dal sistema degli accreditamenti si potrebbe risparmiare un miliardo di euro».
Meno soldi alla sanità privata, in pratica: sempre lì si torna.
Andrea Senesi
(da “il Corriere delal Sera“)
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