I NUOVI PENSIONATI PIU’ POVERI DEI VECCHI: 3000 EURO IN MENO RISPETTO A CHI E’ GIA’ IN PENSIONE
ISTAT CERTIFICA: DA UN REDDITO MEDIO DI 17.146 EURO SI E’ PASSATI A 13.965 EURO
I pensionati del futuro saranno più poveri di quelli di oggi?
Senz’altro, come ha spiegato il presidente dell’Inps Tito Boeri, ma guardando i numeri pubblicati dell’Istat sono anche i pensionati del presente, quelli cioè che sono andati in pensione nell’ultimo anno, ad essere già molto meno fortunati di chi ha lasciato il lavoro in passato.
Il reddito medio di chi ha iniziato a ricevere la pensione nel 2014 (13.965 euro) è inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei sopravviventi (17.146), coloro che anche nel 2013 percepivano almeno una pensione.
Di fatto ci sono quasi 3000 euro di differenza in media.
La fotografia tracciata dall’Istituto riflette complessivamente il dato degli anni passati. Nel 2014 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche ha superato i 277 miliardi di euro con un aumento dell’1,6% sul 2013.
L’incidenza sul Pil è cresciuta di 0,2 punti dal 16,97% al 17,17%.
Calano i pensionati.
Ad essere calato, frutto delle riforme degli anni passati, è ancora il numero di pensionati.
Nel 2014 sono stati 16,3 milioni, circa 134 mila in meno rispetto al 2013. Le donne rappresentano il 52,9 per cento dei pensionati e percepiscono in media 14.283 euro (contro 20.135 euro degli uomini); la meta’ delle donne (49,2 per cento) riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (30,3 per cento) degli uomini.
Il 47,7 per cento delle pensioni e’ erogato al Nord, il 20,4 per cento nelle regioni del Centro e il restante 31,9 per cento nel Mezzogiorno.
I nuovi pensionati (le persone che hanno iniziato a percepire una pensione nel 2014) sono 541.982 mentre ammontano a 675.860 le persone che nel 2014 hanno smesso di esserne percettori (i cessati).
Il reddito medio dei nuovi pensionati (13.965 euro) e’ inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei pensionati sopravviventi (17.146), cioe’ coloro che anche nel 2013 percepivano almeno una pensione.
I più ricchi e i più poveri.
Il 40,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese, un ulteriore 39,1% tra 1.000 e 2.000 euro.
Quanto agli assegni più alti, poco più di mezzo milione di pensionati, e precisamente 560.192 persone, percepisce un reddito tra i 3.000 e i 5.000 euro al mese.
In 175.756 percepiscono una pensione d’oro e cioè tra i 5.000 e i 10 mila euro, e ce ne sono poco più di 9 mila (9.190 per l’esattezza) che ha un reddito da pensione di oltre 10 mila euro al mese.
(da “Huffingtonpost”)
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