I PARLAMENTARI NON SI FANNO PIU’ LA BARBA CAUSA PREZZI ALTI
BARBERIA DI MONTECITORIO VERSO LA CHIUSURA PER UN DEFICIT DI 400.000 EURO
Sempre meno deputati scelgono la barberia di Montecitorio per tagliare barba e capelli.
Ogni anno per tenere aperto lo storico salone si spendono 500 mila euro, a fronte di un’entrata di circa 92mila euro.
Per alcuni a far scappare i parlamentari è stato un problema di costi alti (18 euro taglio e shampoo, 8 euro solo barba), per altri invece una questione generazionale.
I deputati più giovani infatti preferirebbero tagli più moderni rispetto a quelli tradizionali, marchio di fabbrica della barberia istituzionale.
Qualunque sia il motivo il deficit registrato sta conducendo il Figaro dei parlamentari verso la chiusura.
Si legge su Repubblica:
Da settimane il collegio dei questori, composto da Gregorio Fontana, Stefano Dambruoso e da Fontanelli, sta iniziando a esaminare i tagli per il 2016. E fra questi in nome di spending review potrebbe sparire anche la barberia. Un’istituzione per i frequentatori del Palazzo.
Nella legislatura in corso Figaro ha lasciato un rosso significativo. Secondo i calcoli degli uffici, quest’anno l’ammontare del passivo del salone da barba supera i 400 mila euro. La questione è dunque arrivata sulle scrivanie del collegio dei questori. E non è da escludere che al rientro dalla pausa natalizia possano intervenire e prendere provvedimenti.
Potrebbe essere dunque la fine di un’epoca per i sette barbieri di Montecitorio, costretti a dire addio ai loro stipendi che oscillano tra i 30mila e i 136mila euro.
A difenderli è anche il presidente del gruppo Misto Pino Pisicchio: “Chiuderla sarebbe un errore. Da quella barberia sono passati tutti: dai parlamentari del regno d’Italia fino a Matteo Renzi. È un’istituzione. Un pezzo di storia”.
(da “Huffingtonpost”)
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