I PROFUGHI LASCIATI A TERRA DALL’AUTISTA RAZZISTA: “ORMAI SAPPIAMO COME FUNZIONA”
EMERGONO VARIE TESTIMONIANZE, L’AZIENDA DI TRASPORTI: “SEGNALAZIONI PLURIME CIRCA LA MANCATA EFFETTUAZIONE DELLA FERMATA DA PARTE DELL’AUTISTA”… PROFUGHI RISPETTOSI, MAI DATO ALCUN PROBLEMA A BORDO
Ogni mattina, intorno alle 8, raccattano le loro cose, lasciano il campo di accoglienza e si dirigono verso la fermata dell’autobus di via Pinera, a Marco (isolata frazione di Rovereto, in provincia di Trento).
Da lì prendono la linea 1 della corriera, gestita da Trentino Trasporti (la società di trasporto pubblico della Provincia): 13 fermate e sono a Rovereto, dove frequentano corsi di italiano e svolgono varie attività di formazione.
Difficile non notare questo gruppo di richiedenti asilo. Eppure, in almeno un paio di occasioni l’autobus ha saltato la fermata – proprio con lo scopo di lasciare i migranti a piedi.
La versione dei migrant
L’autista incriminato si chiama Moreno Salvetti, consigliere comunale del centrodestra ad Avio (sempre in provincia di Trento).
Fino alla scorsa estate il 42enne era assessore ai Trasporti, ma si era dimesso dopo avere augurato su Facebook al presidente della provincia di Trento, Ugo Rossi, di fare la fine dell’orsa Kj2 (uccisa dopo essere stata catturata dagli agenti del Corpo forestale provinciale perchè ritenuta pericolosa).
La Uil Trasporti – di cui Salvetti è delegato sindacale – lo ha difeso dicendo che «ha agito in buona fede» e che i migranti in attesa non avevano «fatto cenni per chiedere la fermata».
I richiedenti asilo lasciati a piedi non sono d’accordo. «Di dieci persone alla fermata forse una non ha fatto il segno», ha detto Amit a Il Corriere del Trentino. «Ormai sappiamo come funziona», ha commentato un altro migrante.
Le segnalazioni alla Provinci
La vicenda è costata a Salvetti un procedimento disciplinare, provvedimento che potrebbe portare anche al licenziamento. La Provincia e Trentino Trasporti hanno inoltre segnalato il caso in Procura. «Nel corso del mese di dicembre sono pervenute alla Provincia e a Trentino Trasporti segnalazioni plurime circa la mancata effettuazione della fermata di Marco di Rovereto da parte di un autista», si legge in un comunicato stampa della Provincia.
Il sistema di rilevazione satellitare del mezzo e alcuni video hanno confermato le denunce, avanzate probabilmente dagli operatori del centro di Marco (istituito nel 2014 come campo di prima accoglienza, nonostante molti dei suoi circa 180 ospiti ci vivano da diversi mesi, con dei container come case).
«La condotta si è concretizzata in una ripetuta violazione degli obblighi, con conseguente turbativa al regolare svolgimento del Servizio Pubblico con danno anche all’immagine della società ».
Fatto isolato o condotta frequente?
Dai filmati emerge che si sono verificati uno o due episodi di questo tipo. «Una o due volte, mona? È successo molto più spesso. L’ho visto con i miei occhi, c’ero quando hanno fatto quei video», ribatte Amit.
Mauro Previti, assessore alle Politiche Sociali di Rovereto, parla di un fatto isolato, «da condannare assolutamente». Se si dimostrasse che Salvetti ha tirato dritto deliberatamente per motivi di razzismo anche in una sola occasione, spiega, si tratterebbe di un evento gravissimo.
I dati sui richiedenti asilo in Trentino
«Nessuno ha mai avuto nulla da eccepire sul comportamento degli stranieri a bordo dell’autobus», afferma una signora nel servizio di Tg Trentino.
«Rovereto, Città della Pace, non ha mai avuto problemi di integrazione», racconta Previti. «I richiedenti asilo partecipano a diverse attività di volontariato. Per esempio, si occupano della pulizia delle strade. Nel frattempo, capita spesso che i cittadini portino loro delle bevande».
Secondo i dati forniti da Cinformi (Centro informativo per l’immigrazione del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento), a Rovereto sono presenti 329 richiedenti asilo, su una popolazione di circa 40mila abitanti. «Ce ne dovrebbero essere al massimo 90…», commenta Previti. I due terzi delle persone in accoglienza della Provincia di Trento gravitano sui territori comunali di Trento e Rovereto. Al Trentino spetta soltanto lo 0,9 per cento dei profughi accolti a livello nazionale.
(da “il Corriere della Sera”)
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