I SOVRANISTI WOKE
ANCHE ZAIA E’ PERMALOSO?
Quando ho letto che Zaia si era lamentato per una battuta di Enrico Brignano a Domenica In sui veneti «massa de ‘mbriaconi», ho pensato a un caso di omonimia. Sarà uno Zaia radical chic, mi son detto. Uno Zaia-tl, paladino delle cause ipersensibili e difensore di tutte le minoranze. Non immaginavo che l’offeso fosse proprio lui, lo Zaia presidente del Veneto. Un po’ perché è un uomo di mondo. Ma soprattutto perché è un uomo della Lega, cioè di un partito che ha fatto della lotta al
politicamente corretto la sua bandiera. Fin dalle origini, quando i giovani leghisti capitanati da Salvini saltellavano al ritmo dei cori sulle proprietà igieniche del Vesuvio.
E quelli erano politici: gente seria, come sappiamo. Brignano invece è un comico. Il suo lavoro consiste nel far ridere il maggior numero di persone e, dai tempi di Aristofane e Plauto, il meccanismo che scatena la risata del grande pubblico è l’esasperazione degli stereotipi. I milanesi trafelati che pensano solo a laurà (mentre tutti ne conosciamo di riflessivi e di pigrissimi), i romani che dormono fino a mezzogiorno (mentre il raccordo anulare è intasato già all’alba).
Ma è inutile che io spieghi queste cose a Zaia. Le sa benissimo, non foss’altro perché i tanti Vannacci che ha intorno gli ricordano di continuo che è la sinistra permalosa e woke a scandalizzarsi per battute innocue come quella sui veneti che bevono troppo. Non ci resta che confidare nella mediazione del veneziano Nordio, il ministro spritz. In alto i calici e prosit!
(da corriere.it)
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