IL “BAGAGLINO” DEL CENTRODESTRA: SULLA FORNERO OGNUNO SMENTISCE L’ALTRO
SALVINI VUOLE CANCELLARLA MA NON DICE DOV’E’ LA COPERTURA MILIONARIA, PER BERLUSCONI “LE PENSIONI RESTANO A QUOTA 67 ANNI”, LA MELONI VUOLE “SUPERARE LE STORTURE” MA NON DICE COME
La legge Fornero sulle pensioni fa litigare di nuovo Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, alleati
alle prossime elezioni politiche del 4 marzo.
A innescare la miccia è un’intervista al Sole 24 ore del Cavaliere, che fa intendere di non volere cancellare la legge Fornero come invece vorrebbe fare il segretario della Lega Nord.
Anticipare l’accesso alla pensione rispetto ai 67 anni attualmente previsti sarà possibile, con un governo di centrodestra, “solo in alcuni casi – afferma Berlusconi -, individuati con equità , e per un periodo di tempo limitato. Ciò non stravolgerebbe i conti dell’Inps e non avrebbe naturalmente i gravi effetti sui conti previdenziali che si determinerebbero se invece si abbassasse l’età di accesso alla pensione per sempre e per tutti”.
Il leader di Forza Italia continua: “Si tratta di tutelare i lavoratori che sono stati discriminati dai criteri rozzi e frettolosi adottati dalla legge Fornero, che hanno sconvolto improvvisamente le attese e i programmi di vita di tante persone e messo in grave difficoltà i lavoratori più anziani, che non sono più in condizioni di lavorare, e che invece sono lasciati a carico delle aziende oppure senza reddito”.
Pronta la replica di Salvini: “Il programma del centrodestra, in particolare sulle pensioni, lo abbiamo firmato tutti assieme, e i patti si mantengono – afferma -: la prima legge che il governo Salvini cancellerà è la legge Fornero, su questo non c’è discussione aperta possibile”.
Sulla questione interviene anche la leader di Fratelli d’Italia, alleata del Carrocio e di Forza Italia: “Bisogna superare le storture della legge Fornero – spiega -. L’età pensionabile non può essere adeguata automaticamente”.
Insomma, tutto chiaro anche oggi
(da agenzie)
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