IL CARABINIERE, DOPO AVER SPARATO ALLA MOGLIE. HA UCCISO LE FIGLIE NEL SONNO E INFINE SI È SUICIDATO
L’AVVOCATO DELLA MOGLIE: “ERA UNO STALKER, LE FIGLIE ERANO TERRORIZZATE, DIVERSE LE PRECEDENTI AGGRESSIONI”
La tragedia di Cisterna di Latina è cominciata alle 5 di mattina. Quando l’appuntato dei carabinieri in servizio a Velletri, Luigi Capasso, è rientrato a casa e ha sparato con la pistola d’ordinanza tre colpi allo stomaco della moglie in garage, dove l’aveva aspettata.
L’uomo, poi, le ha rubato le chiavi è salito in casa e si è barricato nell’appartamento tenendo in ostaggio le sue due figlie per ore. Fino al tragico epilogo: prima le ha uccise, poi si è tolto la vita. Le bambine avevano 8 e 14 anni.
La madre e i colleghi dell’uomo hanno tentato di tutto per salvare le bambine. Capasso, per due anni sospeso dal servizio e poi reintegrato, era in causa di separazione dalla moglie da anni. Si racconta fosse legatissimo alle figlie.
La moglie, un’operaia dello stabilimento Findus di Cisterna è stata trasportata in gravissime condizioni con l’eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma. “È stato mio marito”. Questo ha detto Antonietta Gargiulo ai vicini di casa che l’hanno soccorsa
“Temiamo il peggio ma non abbiamo ancora notizie definitive”. Aveva detto il comandante provinciale dei carabinieri di Latina, il colonnello Gabriele Vitagliano, rispondendo alle domande della stampa durante le trattative per liberare le bimbe.
Le figlie erano terrorizzate dal padre. Lui era uno stalker”. Così il legale di Antonia Gargiulo, moglie dell’appuntato scelto Luigi Capasso che ha ucciso le figlie e si è suicidatoà
“Avevo incontrato le bambine qualche tempo fa ed erano terrorizzate dal padre”. Lo ha detto all’Adnkronos Maria Belli, avvocato di Antonia Gargiulo, moglie dell’appuntato scelto Luigi Capasso, che questa mattina presto ha sparato alla donna, che aveva avviato la separazione, con la pistola d’ordinanza ferendola gravemente
“La situazione tra la coppia era tesa e la situazione si era per così dire aggravata quando a settembre lui ha aggredito la moglie davanti alla Findus, suo luogo di lavoro, tanto che sono dovuti intervenire i colleghi di lei a sua difesa. Ed in precedenza l’aveva aggredita anche a casa davanti alle bambine. – ha proseguito Belli – Dopo l’episodio di settembre lei ha deciso di separarsi e lui andò via da casa. Si sono susseguiti diversi tentativi di riavvicinamento ma tutti vani”.
“Lui si faceva trovare sotto casa, la seguiva, uno stalker insomma – ha detto ancora Belli – cercava di incontrarla, ma lei, anche su mio consiglio, ha sempre rifiutato tutti gli incontri. Anche quando lui ha svuotato il conto corrente comune e disse che le avrebbe dato i soldi se acconsentiva ad incontrarlo. Mai avvenuto. E’ sempre stata attentissima, molto prudente”.
(da agenzie)
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