IL CASO DEI CINQUE DEPUTATI CHE PUR GUADAGNANDO 10.000 EURO AL MESE HANNO CHIESTO E OTTENUTO IL BONUS DI 600 EURO AL MESE PER LE PARTITE IVA
I PARTITI ORA SI ACCAPIGLIANO TRA CHI NE CHIEDE LE DIMISSIONI E CHI LE SCUSE E LA RESTITUZIONE, MA SONO IPOCRITI, LA VIA MAESTRA E’ CACCIARLI DAL PARTITO A CALCI IN CULO
Cinque deputati hanno chiesto all’Inps il bonus da 600 euro mensili, poi elevato a 1000, previsto dai decreti Cura Italia e Rilancio per sostenere il reddito di autonomi e partite Iva: la segnalazione arriva dalla direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inpas
A norma di legge, tutti i possessori di partita Iva, liberi professionisti e co.co.co, oltre ad alcune categorie di autonomi, avevano diritto di accedere all’indennità .
Per la legge sulla privacy Inps non fa ovviamente i nomi dei cinque .
“È vergognoso. È davvero indecente” scrive Luigi Di Maio su Fb. “I nomi di queste 5 persone sono coperti dalla legge sulla privacy. Bene, siano loro allora ad avere il coraggio di uscire allo scoperto. Chiedano scusa agli italiani, restituiscano i soldi e si dimettano, se in corpo gli è rimasto ancora un briciolo di pudore”, aggiunge specificando che “non in importa di quale forza politica” siano.
â€³È una vergogna che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite iva. Questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità ” affema il presidente della Camera Roberto Fico su facebook.
“Posso dire che è una vera vergogna?”, ha commentato Zingaretti.“E’ un comportamento vergognoso quello dei cinque deputati che hanno chiesto bonus previsto per sostegno a lavoratori con partite Iva in difficoltà per emergenza covid”.
“Sulla stessa linea anche Licia Ronzulli, vicepresidente di Forza Italia al Senato, che afferma: “Se confermato, questo sarebbe semplicemente uno scandalo. E’ inaccettabile che mentre le famiglie non sapevano come fare la spesa e molte attività chiudevano, qualcuno, con lo stipendio garantito, senza avere accusato perdite, abbia pensato di approfittarsi dell’emergenza Covid togliendo soldi a chi ne aveva realmente diritto e, soprattutto, bisogno”.
Solo qualche riflessione:
1) Chi percepisce uno stipendio di 10.000 euro e chiede 600 euro di bonus per una attività che non svolge è un mentecatto. Non avrà commesso un reato ma è eticamente un accattone senza dignità .
2) Inutile chiederne le dimissioni, in questo Parlamento non si dimette neanche un sequestratore di persone, figurarsi chi ha sottratto 600 euro a chi ne aveva realmente bisogno.
3) Questi 5 parlamentari sono stati eletti perchè i rispettivi partiti li hanno messi in lista, la responsabilità morale è anche la loro. Sanno benissimo chi sono, inutile strillare scandalizzati, li accompagnino alla porta espellendoli per indegnità morale.
4) In altri tempi chi sputtanava il partito con comportamenti di questo genere rischiava pure di prendersi una riga di sberle educative per tutto il tragitto fino a casa. Purtroppo i tempi sono cambiati.
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