IL CRITICO D’ARTE INDIPENDENTE DAMBRUOSO: “CACCIATO DALL’ORGANIZZAZIONE DELLA MOSTRA SUL FUTURISMO PER FARE POSTO A UN GALLERISTA ROMANO INDICATO DA FRATELLI D’ITALIA”
“GIULI SAPEVA TUTTO”… L’INDICAZIONE SAREBBE ARRIVATA A MOLLICONE (FDI)
Dambruoso in un’intervista a La Stampa reitera le accuse. Sono stato cacciato. Al mio posto? È stato messo chi ha le conoscenze politiche “giuste”. Io sono un critico d’arte indipendente. E questa indipendenza l’ho pagata cara», dice a Irene Famà.
Secondo lui «devano che sul mio conto giravano voci calunniose e che erano preoccupati di un possibile scandalo. In realtà era già tutto deciso, non c’è stato nessun confronto». Ovvero: «L’ordine di mandarmi via era arrivato dai vertici stessi di Fratelli d’Italia».
L’estromissione
Secondo Dambruoso lo hanno estromesso per favorire il gallerista romano Fabrizio Russo. È stato messo in discussione il mio operato in generale. Si è detto che io autenticavo opere false di Boccioni, che mi ero arricchito con un giro di falsi. Addirittura che ero diventato milionario. Nessuno aveva mai messo in dubbio il mio lavoro».
Intanto la mostra è stata stravolta: «Da 650 opere si è passati a 350. Con aerei e macchine che entrano in scena, legate allo sviluppo tecnologico, senza mai essere state contemplate prima. Lo stesso Simongini, il curatore, è solamente una pedina in mano a loro».
E Giuli? «Sapeva benissimo che ero co-curatore della mostra. Era a conoscenza di ogni aspetto. L’avevo incontrato, con Simongini, quando era presidente del Maxxi. Ed era parte del comitato organizzatore della mostra sul Futurismo, che poi, sostanzialmente, prende in mano l’evento».
La fine della storia
«Sono un critico d’arte lontano dai giochi della politica o da altri tipi di compromesso. Va da sé, non sono una pedina, ma un bersaglio facile sì. E questa storia è chiara. E lo ha dimostrato», conclude Dambruoso. «Chi ha portato avanti i propri interessi è un uomo di estrema destra che ha conoscenze politiche. E tramite queste persone è riuscito a estromettermi».
(da agenzie)
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