IL DEPUTATO CINQUESTELLE CHE CERCA SCHIAVO SOTTOPAGATO: PAGA ORARIA 2,5 EURO PER UN ADDETTO STAMPA
TREMENDO SCIVOLONE DEL “CITTADINO” FRACCARO: DOPO TANTE CHIACCHIERE ALLA FINE IL PRECARIO, INVECE CHE DIFENDERLO, LO VUOLE SFRUTTARE
In un video postato su Youtube il desiderio di «rendicontare» all’universo-web quanto sta facendo. Quanto guadagna. A quanto rinuncia, soprattutto a quell’indennità di mandato (tremila euro) restituita «ai cittadini, allo Stato, alle piccole imprese».
Poi, Riccardo Fraccaro, deputato trentino appena eletto alla Camera tra le fila del Movimento 5 Stelle, annuncia di essere alla ricerca di una serie di collaboratori, tra i quali un addetto stampa che lo aiuti nel rapporto con il territorio locale (quello trentino) e un altro che lo aiuti nella gestione del sito Internet.
Infine di un terzo che lo supporti nell’attività prettamente istituzionale, dato il suo incarico nell’ufficio di presidenza del Movimento 5 Stelle.
LA FRASE
E qui, nella ricerca di collaboratori, incorre in uno scivolone offrendo compensi irrisori: «Io lavoro 14 ore al giorno, tutta la settimana, e rinuncio allo stipendio aggiuntivo – dice – Sto facendo dei colloqui per dei collaboratori che mi aiutino nel rapporti con la stampa. Così 600 euro a uno, 600 euro a un altro….».
Queste cifre provocano la levata di scudi del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Trento, Fabrizio Franchi, che a Corriere.it replica: «Non vorrei che sia l’ennesima conferma di una corsa al ribasso dei salari per i professionisti del settore. Lavorare a 2,5 euro l’ora, per 14 ore giornaliere sette giorni su sette mi sembra troppo. Soprattutto per un movimento che in campagna elettorale ha rilanciato il reddito minimo di cittadinanza per consentire a tutti di avere un compenso per sopravvivere».
«DORMO POCO»
Fraccaro nel video in realtà fornisce un quadro quasi compassionevole: dorme poco, legge studia e lavora molto, anche la domenica.
Per ora quando è a Roma dorme dalla sorella e si fa aiutare dal fidanzato di lei, un avvocato, «che per il momento lavora gratis».
Insomma sacrifici per lui, e per tutti. Compresi i suoi (eventuali) collaboratori.
Ma ciò non toglie l’ironia di Franchi: «Non vogliono solo servi, ma anche schiavi sottopagati».
(da “il Corriere della Sera”)
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