IL DIPARTIMENTO DI STATO USA ATTACCA SALVINI: “FATE TROPPO POCO CONTRO I TRAFFICANTI, IN CALO ARRESTI E INDAGINI”
E CRITICA LA CHIUSURA DEI PORTI E I RESPINGIMENTI CHE METTONO A RISCHIO LA VITA DEI MIGRANTI RIPORTANDOLI NEI LAGER LIBICI… CHE SBERLA PER SALVINI
«Il governo italiano non soddisfa pienamente il minimo standard per l’eliminazione del traffico degli esseri umani”
È il giudizio con cui il dipartimento di Stato americano ha declassato il nostro Paese nella lotta contro la tratta, facendolo scendere al livello 2 nel “2019 Trafficking in Persons Report”.
Il testo, presentato ieri dal segretario di Stato Pompeo, sottolinea che gli atti compiuti da Roma «non sono stati importanti, e non al livello del rapporto dell’anno scorso».
Quindi aggiunge che “c’è stato un calo nel numero degli arresti e delle indagini sulla tratta, rispetto al precedente periodo di riferimento».
Ma le critiche toccano direttamente le politiche del governo relative alle relazioni con la Libia, la chiusura dei porti, e le procedure per rimandare indietro i clandestini.
Roma, infatti, non ha tenuto nel dovuto conto «i rischi per le potenziali vittime prima delle procedure di rimpatrio forzato e di espulsione», e «non è stata fornita la protezione legale per gli atti illeciti che le vittime hanno commesso sotto costrizione dei trafficanti».
In altre parole, non si possono semplicemente chiudere i porti e rimandare i migranti in Libia, senza chiedersi perchè si sono comportati come hanno fatto, e cosa succederà loro al ritorno.
Il giudizio dunque è severo, e colpisce ancora di più perchè è stato espresso appena tre giorni dopo l’incontro a Washington tra il vice premier e ministro degli Interni Salvini, e il segretario di Stato Pompeo.
Questi rapporti vengono redatti dai tecnici, basandosi sui fatti, le leggi e i principi, senza tenere conto delle implicazioni politiche.
E’ possibile che Pompeo non si sia accorto di cosa diceva il rapporto sull’Italia, ma è più probabile che non abbia ritenuto di dover intervenire per bloccarlo o cambiarlo.
(da agenzie)
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