IL FALLIMENTO DI CASAPOUND E FORZA NUOVA: 0,9% E 0,5%
ANCHE FRATELLI D’ITALIA FA FLOP E SI FERMA AL 4,3%… MA L’1,4% RACCOLTO DA CASAPOUND E FORZA NUOVA E’ STATA FORSE DETERMINANTE PER NON FAR AVERE LA MAGGIORANZA AL CENTRODESTRA
L’ondata nera dell’ultradestra italiana si è infranta alle porte dei seggi. Non è bastato ai militanti di CasaPound, guidati da Simone Di Stefano, “votare più forte che potevano”. I
l partito dei fascisti del terzo millennio, quelli che ad Ostia al rinnovo del consiglio del X Municipio avevano fatto paura con il loro 9% hanno scoperto il loro valore a livello nazionale.
È andata addirittura peggio ad Italia agli italiani, la coalizione guidata da Roberto Fiore, leader dei neofascisti di Forza Nuova. Entrambe le formazioni si sono fermate sotto la soglia dell’1%, ben distanti da quel 3% che avrebbe garantito loro l’ingresso in Parlamento.
Alla Camera dei deputati il partito fondato da Gianluca Iannone e guidato da Simone Di Stefano ha conquistato lo 0,92% per un totale di 223.235 voti.
E pensare che all’alba dei risultati delle elezioni di Ostia Casapound pensava addirittura di poter entrare in Parlamento. Ancora peggio sono andate le cose per la coalizione di Forza Nuova con la Fiamma Tricolore fermi allo 0,37%.
Non vanno meglio le cose al Senato, dove come è noto per votare bisogna aver compiuto 25 anni.
Casapound non arriva nemmeno vicino all’1%, fermandosi allo 0,83%. Forza Nuova invece migliora leggermente, senza però riuscire ad arrivare allo 0,5% e rimanendo sotto anche al Senato alla lista guidata da Mario Adinolfi (il Popolo della Famiglia).
Nel complesso quindi non si può che parlare di una bruciante sconfitta, nemmeno se si fossero presentati uniti Forza Nuova e Casapound avrebbero avuto i voti necessari per superare la soglia di sbarramento ed entrare in Parlamento.
Durante la lunga maratona di Enrico Metana su La 7 Di Stefano ha avuto modo di dare la colpa ai giornalisti e ai media per il risultato del suo partito.
Secondo Di Stefano «Il M5s, decisamente sovraesposto soprattutto su La7, oggi ha più del 30%».
Per il leader di Casapound però «Non siamo apparsi in nessuna televisione» e la cosa li ha penalizzati, se solo avessero avuto «una prima serata», si lamenta Di Stefano, magari le cose sarebbero andate diversamente.
Mentana chiude la polemica dicendo a Di Stefano «Non vedo ordini di grandezza così dissimili con quello del vostro risultato. E dare la colpa alla tv non è molto da forza rivoluzionaria».
Ma la sconfitta tocca anche Giorgia Meloni che i sondaggi davano oltre il 5,5% e che invece si è fermata al 4,3%, vittima evidentemente di una linea politica appiattita su quella di Salvini e la scelta, soprattutto al Sud, non ha pagato.
Ultima curiosità : CasPound e Forza hanno raccolto insieme circa l’1,4%: se questa percentuale fosse stata appanaggio del Centrodestra, avrebbe potuto sfiorare quota 39% , al limite della soglia della maggioranza.
(da agenzie)
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