IL GIORNALISTA SHEREMET CRITICAVA PUTIN: MEZZO CHILO DI TRITOLO E VIENE TOLTO DI MEZZO
A KIEV SALTA PER ARIA L’AUTO SU CUI VIAGGIAVA IL NOTO GIORNALISTA LIBERALE UCRAINO
Il noto giornalista liberale ucraino era uscito di casa, salito sull’auto del giornale e, dopo appena qualche decina di metri, la macchina è esplosa uccidendolo ha spiegato la testata per la quale lavorava, “Ukrainska Pravda
Il sito del popolare quotidiano precisa che la deflagrazione è avvenuta alle 7:45 all’angolo tra via Bogdan Khmelnitski e via Ivan Franko, non lontano dal teatro dell’Opera di Kiev. L’auto era della direttrice del giornale, Olena Pretula.
Sheremet viveva in Ucraina da cinque anni, prima lavorava alla tv di Stato russa ed aveva realizzato diverse inchieste sul mondo ucraino, russo e bielorusso.
Anche la polizia, in un comunicato, fa sapere che gli investigatori al momento “qualificano l’accaduto come omicidio premeditato”.
Le foto pubblicate online da Ukrainska Pravda mostrano l’auto dopo l’esplosione.
La vettura, una Subaru XV secondo l’agenzia Unian, ha il cofano e lo sportello anteriore sinistro parzialmente divelti.
Sull’asfalto e sul selciato dell’incrocio che l’auto stava attraversando si nota una gran quantità di schiuma bianca, con ogni probabilità degli estintori che sono stati usati per spegnere le fiamme, uno dei quali si intravede sotto il lato posteriore dell’auto.
La deflagrazione è avvenuta all’angolo tra via Bogdan Khmelnitski e via Ivan Franko, proprio davanti a un McDonald’s e non lontano dal teatro dell’Opera di Kiev.
I colpevoli” dell’uccisione del giornalista Pavel Sheremet “devono essere puniti” ha dichiarato il presidente ucraino Petro Poroshenko in un post su Facebook annunciando di aver chiesto alle forze dell’ordine di “indagare immediatamente su questo crimine”.
“L’Ucraina (non il Paese, ma il sistema) sta diventando la fossa comune dei giornalisti e del giornalismo” ha invece scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo l’uccisione a Kiev del reporter.
Il giornalista, 44enne di origine bielorussa, aveva lasciato l’emittente statale russa Otr perche’ critico nei confronti della politica adottata sulla questione Ucraina dal governo di Mosca e condannava l’annessione russa della Crimea.
(da “Huffingtonpost”)
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