IL M5S E L’INCIDENTE PER FAR CADERE IL GOVERNO
LA TENTAZIONE DI ROMPERE E FAR RICADERE LA RESPONSABIITA’ SU SALVINI… LE OCCASIONI? IL VOTO SULLA DICIOTTI, LE AUTONOMIE O LA TAV
Alessandro Trocino sul Corriere della Sera firma un retroscena in cui racconta le difficoltà del MoVimento 5 Stelle con l’avanzata di Salvini e la possibilità di chiudere il governo di coalizione con la Lega in base a un incidente che lo faccia cadere:
A meno che, ragionano i vertici, non si crei un incidente che impedisca al governo di andare avanti, facendo ricadere la colpa sulla Lega. Le occasioni non mancano. C’è la questione Tav, dove il muro contro muro è a livelli di guardia e dove il coltello dalla parte del manico ce l’hanno i 5 Stelle. E c’è l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. I no al processo potrebbero cambiare. Un incidente su questo tema potrebbe far saltare i nervi a Salvini. È un gioco complicato, rischioso, anche perchè il leader della Lega è un politico consumato e difficilmente resterà con il cerino in mano.
Poi c’è la naturale resistenza di dirigenti e parlamentari a mollare un governo che, cadendo, potrebbe segnare la fine anticipata della legislatura.
Ma anche su questo un accordo verbale con Casaleggio e Grillo, già siglato, risolve il problema: nel caso di fine anticipata della legislatura prima dell’inverno prossimo, si concederebbe a tutti la possibilità di ricandidarsi.
In realtà c’è un altro punto oltre la TAV che potrebbe portare il M5S alla rottura: è la legge sull’autonomia che il governo sta per varare e che porterà giocoforza a grandi proteste al Sud: la senatrice Nugnes è l’unica pentastellata che oggi combatte contro la norma, potrebbe essere presto raggiunta da altri, interessati compagni.
Il M5S comunque potrebbe passare alle ricandidature degli eletti, spiega Trocino, ma con un nuovo leader a sorpresa:
Non poco, per un Movimento che dovrebbe ricominciare daccapo, con una nuova classe dirigente. Con Di Maio, se si vuole ritentare la strada del governo. O con Di Battista, nel caso si torni a combattere.
C’è un piccolo problema in questo piano: le elezioni non le decide il M5S ma il presidente della Repubblica. Il quale, dopo aver certificato l’impossibilità di un governo tra M5S e Carroccio, potrebbe chiedere ai grillini di esplorare la possibilità di un governo con il nuovo PD che avrà a breve un altro segretario.
E se gli dicono di sì?
(da “NextQuotidiano“)
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