IL PREFETTO: “REQUISENDO L’ALBERGO ABBIAMO IMPEDITO LE SPECULAZIONI SUI PROFUGHI”
“E’ PROPRIO QUELLO CHE CHIEDE CHI CRITICA LA GESTIONE DELL’EMERGENZA PROFUGHI”
“Con la requisizione abbiamo impedito speculazioni. Proprio quello che chiede chi critica la gestione dell’immigrazione, anche qua in Polesine”.
Il prefetto di Rovigo, Enrico Caterino, spiega così il trasferimento dei 15 migranti da Cavanella Po all’hotel Lory di Ficarolo.
“C’era la necessità di alleggerire la struttura di Cavanella Po. Ora i migranti a Borgo Fiorito sono 105, ma l’obiettivo è di scendere a 70, per questo stiamo verificando altre strutture. Le prossime destinazioni saranno stabilite dopo la riunione dei sindaci polesani”.
Gli amministratori dei Comuni dovranno dare o meno la disponibilità a collaborare con la prefettura per l’accoglienza.
“In caso contrario – puntualizza Caterino – sarà la prefettura a decidere”.
Anzi il prefetto dice che proprio la presenza dei migranti può aiutare una ripresa economica dell’albergo “come in altre strutture. L’attività gestita dalle cooperative crea un indotto economico di cui può beneficiare il territorio”.
Per le cooperative quello dell’accoglienza è infatti anche un business, a loro restano infatti circa 137 euro al mese ogni sei profughi, detratte tutte le spese sostenute (dai 35 euro al giorno per migrante) per vitto, alloggio, mediazione culturale e personale.
Fatti due conti si tratta di circa 274 euro l’anno per richiedente asilo.
Un utile netto su 700 profughi di 191mila euro all’anno. I migranti alloggiati a Ficarolo sono seguiti dalla cooperativa Edeco, la stessa che si occupa di quelli a borgo Fiorito e a Loreo.
In Polesine, attualmente, i richiedenti asilo accolti nelle varie strutture sono 688, numero che però è in costante aggiornamento.
(da “RovigoOggi”)
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