IL SINDACO PD CHE NON VUOLE I RIFUGIATI ERITREI NEL SUO COMUNE
QUALCUNO GLI RICORDI LA LEGGE: NEGLI ALLOGGI PRIVATI OGNUNO OSPITA CHI GLI PARE…SE NON GLI STA BENE SI DIMETTA
Il sindaco Pd di Forano, Marco Cortella, paese di 3168 mila abitanti in provincia di Rieti che accoglie 40 richiedenti asilo politico, non vuole che arrivino nel suo paese altre 40 persone che sono state sgomberate da Palazzo Curtatone.
Si tratta di un gruppo di etiopi, eritrei e somali che occupavano il palazzone di proprietà di Idea Fimit a due passi dalla stazione Termini e dalla sede del Csm.
Attenzione: in questo caso non stiamo parlando di richiedenti asilo che si inseriscono all’interno del piano di accoglienza del ministero dell’Interno, ma di rifugiati già valutati come tali e che andrebbero a vivere in alcuni alloggi messi a disposizione da un privato: il gestore di Palazzo Curtatone.
Si tratta quindi di una proprietà privata utilizzata a questo fine dal gestore che non percepisce soldi pubblici per la decisione.
Eppure Cortella dice di essere contrario all’ospitalità : “Sono assolutamente contrario ad un’ipotesi del genere, come peraltro ho detto al Prefetto di Rieti, perchè la comunità non l’accetterebbe e non per un problema di razzismo ma per oggettivi problemi caratterizzati già dall’elevato numero di migranti ospitati a Forano.
“Domani mattina cercherò di convocare un consiglio comunale straordinario per affrontare questa situazione, che mi auguro resti soltanto un’idea, che giudico insensata da ogni punto di vista”.
Intanto, fa sapere il sindaco, “Ho avuto modo di sentire telefonicamente Vincenzo Secci della Sea srl il quale mi ha informato che ancora non c’è nessun accordo con il Comune di Roma, in quanto peraltro le abitazioni gli sono state richieste gratuitamente, mi avrebbe fatto sapere eventuali aggiornamenti”.
Sarebbe opportuno che il sindaco di un comune conoscesse almeno la legge: nella propria abitazione il proprietario può far risiedere chi pare a lui, non siamo in un regime . Quindi la sua opinione è pari a zero: se non gli sta bene si dimetta e queste cazzate le dica agli avventori del bar
(da agenzie)
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