IL VIA LIBERA AI PALAZZINARI ARRIVAVA IN TRE GIORNI ANZICHE’ IN DUE ANNI
MAFIA CAPITALE: ALCUNI COSTRUTTORI ORGANICI ALLA BANDA, ALTRI “AMICI”
Nella città degli oltre 200 mila appartamenti sfitti e, insieme, dell’emergenza abitativa, dove i valori immobiliari sono raddoppiati in pochi anni, gli affari si fanno sempre con lo stesso materiale: il mattone.
Un pezzo fondamentale dell’oro di Roma sul quale mafia capitale era riuscita a mettere le mani agganciando imprenditori, blandendo costruttori, accaparrandosi i loro favori per provare a «costruire qualcosa di importante ».
Le oltre 4.000 carte dell’inchiesta raccontano che nel “mondo di mezzo” i boss facevano affari coi palazzinari, alcuni dei quali (come gli arrestati Cristiano Guarnera e Agostino Gaglianone) organici alla banda, altri (come Daniele Pulcini, accusato in un’altra inchiesta di aver allungato una tangente al deputato Pd Marco Di Stefano) definiti «amici» e altri ancora (come Erasmo Cinque, vicino agli ex An e in particolare ad Altero Matteoli) utilizzati come “ascensori sociali”, per arrivare ancora più in alto.
D’altra parte, «gli affari so’ affari» per tutti, come diceva intercettato il ras delle cooperative, Salvatore Buzzi.
Il legame, poi, accontenta gli uni e gli altri, e così quel permesso di costruzione tanto atteso, grazie all’intervento di Carminati, arriva in soli tre giorni.
L’episodio è raccontato nell’informativa dei carabinieri del Ros e riguarda la costruzione di tre palazzi di sette piani per 90 appartamenti a due passi dal parco di Villa Pamphili, nel quartiere Monteverde. Guarnera (quello che si definisce «intoccabile» grazie all’amicizia col “Guercio”) chiede aiuto e Carminati dispone: «Lui è stato in grado di una cosa che io in due anni non sono riuscito a fare: lui in tre giorni è riuscito a sbloccarla», sottolinea l’imprenditore.
Con Pulcini, invece, il rapporto è diverso.
«L’amico mio», lo definisce l’ex Nar nelle carte. Non è dato sapere di affari tra i due, ma è grazie al suo esempio che Carminati spiega cosa bisogna fare coi palazzi: «Daniele Pulcini sta vendendo a prezzo di mutuo pure sotto, pur di levarsi dai coglioni tutto quanto. Addirittura ha fatto fallì due società , due società le ha fatte proprio schioppà ».
Per il “Nero” la soluzione, però, è un’altra: affittare alla pubblica amministrazione per l’emergenza abitativa. «Questi so’ gli unici che c’hanno la possibilità . Io ti dico che nessuno li caccerà mai questi qua, perchè l’emergenza abitativa, adesso verrà un sindaco di sinistra figurati se li caccia. Un sindaco di sinistra non si può permettere de manda’ via i sfrattati o quelli che non c’hanno casa, capito?».
Erasmo Cinque, invece, viene sollecitato proprio da Carminati a spendersi per agevolare un incontro tra Luca Gramazio (oggi consigliere regionale di Fi), l’ex manager Enav Fabrizio Testa e il costruttore e consigliere comunale Alfio Marchini. Lo scopo lo spiega Gramazio: «Costruire qualcosa di importante davvero».
«Non se ne fece nulla», dice oggi Marchini, già sfidante di Marino alle Comunali 2013.
Infine, di costruttori parla a tutto campo (e a ruota libera) Buzzi intercettato nel marzo di quest’anno insinuando che «Marronaro (un costruttore, ndr) ha regalato due appartamenti a Pedetti e Nalli (consiglieri comunali del Pd, ndr). E Parnasi (un altro immobiliarista, ndr)? Quanti gliene ha regalati Parnasi? E perchè, Caltagirone che non lo tocca nessuno? Nè la destra nè la sinistra. Non ho capito, aoh».
Mauro Favale
(da “La Repubblica“)
Leave a Reply