ILARIA CUCCHI A LA RUSSA: “ORA CI DEVE DELLE SCUSE”
“ANCHE IO GIURO SULL’ONORABILITA’ DELLL’ARMA, MA NON SU QUELLA DI COLORO CHE EBBERO IN CUSTODIA MIO FRATELLO”
Caro Ignazio La Russa,
ricordo perfettamente le sue perentorie parole pronunciate subito dopo la morte di mio fratello
Vorrei chiederle, è da Paese civile e democratico che il Ministro della Difesa prenda una posizione così netta in un’inchiesta penale ancora in embrione, per assolvere coloro che viceversa oggi paiono essere sul banco degli imputati?
Io le chiedo, avvocato La Russa, lei allora quando pronunciò quel monito parlava con cognizione di causa o parlava per principio?
Lei affermò, in tono perentorio, che i carabinieri non c’entravano nulla. E giurò sulla loro onorabilità .
Anch’io giuro sull’onorabilità dell’Arma dei Carabinieri, ma non su quella di coloro che ebbero a che fare con mio fratello.
Che parlasse con cognizione di causa o senza cognizione di causa, io credo che lei ci debba delle scuse.
È normale che in un Paese civile e democratico un ministro del governo interferisca in modo così pesante nell’attività della Magistratura per l’uccisione di un cittadino?
Non si sente in colpa per tutto questo tempo perso?
Non vorrei essere nei suoi panni.
Ilaria Cucchi
(da “Huffingtonpost”)
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