IN AMERICA CHI PERDE IL POSTO NON HA PIU’ L’ASSICURAZIONE SANITARIA
LA CRISI E I LICENZIAMENTI HANNO RISVOLTI UMANI PESANTI PER MOLTE FAMIGLIE ANCHE DAL PUNTO DI VISTA SANITARIO… IL MODELLO ULTRALIBERISTA FINISCE PER TUTELARE SOLO I RICCHI E NEGA L’ASSISTENZA A CHI NON PUO’ PERMETTERSELO
C’è il caso di chi, in previsione del licenziamento annunciato, ha anticipato la data del trapianto di un rene alla moglie, c’è chi ha dovuto razionare i medicinali per l’asma, c’e anche chi, sopravvissuta due volte al cancro, dopo aver perso il lavoro, ha dato interamente fondo ai risparmi per permettersi i controlli.
Sono tre vicende emblematiche, di cui hanno parlato i media statunitensi, di cittadini della “patria della democrazia” che hanno tentato disperatamente di compensare la perdita dell’assicurazione pagate dalle aziende, in un Paese dove la disoccupazione spesso significa anche l’assenza della copertura sanitaria.
I disoccupati hanno raggiunto negli Usa la percentuale più alta degli ultimi 25 anni e sempre più americani stanno affrontando una doppia crisi: perdere il lavoro e l’assicurazione garantita dalle aziende, che negli Usa copre circa 177 milioni di persone.
Molti disoccupati americani affermano di non potersi più permettere di pagare gli altissimi premi delle compagnie di assicurazione e per alcuni che hanno la cartella clinica compromessa può rivelarsi difficile il semplice fatto di trovare una compagnia che li assicuri.
La Robert Wood Johnson Foundation ha dichiarato, secondo i dati di un recente studio, che il numero di americani privi di assicurazione sanitaria potrebbe salire a più di 65 milioni entro 10 anni e il prezzo dell’assistenza stessa raddoppierebbe.
Secondo il governo americano i cittadini già senza copertura sanitaria sono 46 milioni.
Obama ha promesso di riformare il sistema sanitario e i legislatori stanno cercando un compromesso che soddisfi tutti, ma non è impresa facile.
Tanto per rendere l’idea il sussidio di assicurazione è pari a 774 dollari e la polizza assicurativa incide per 430 dollari: risulta evidente che diventa impossibile per molti farvi fronte, se non attingendo nei risparmi di una vita.
Sono stati messi a punto alcuni piani temporanei di sussidi per far scendere il premio a 150 dollari, ma quando terminerà il periodo previsto il disoccupato malato sarà in balia degli eventi.
In Italia avremo i nostri limiti e i nostri costi, spesso anche i nostri sprechi, ma certamente abbiamo una copertura sanitaria pubblica, certamente migliorabile, ma che tutela il welfare.
Chi ci indica gli States come la patria della democrazia forse non tiene conto di molti aspetti come questo.
E forse sarebbe meglio che tante lezioni alla vecchia Europa evitassero di darle se non riescono a garantire a milioni di connazionali neanche il più elementare diritto: quello alla salute.
Leave a Reply