IN DIVISA PER IL MINISTRO VALDITARA: POLEMICA PER LA PAGLIACCIATA DEI “BALILLA” LEGHISTI DI DURIGON
A LATINA CI MANCAVANO GLI ALUNNI IN DIVISA A UNA MANIFESTAZIONE DELLA LEGA
Nessuno ha intonato l’inno dei balilla moschettieri, ma l’atmosfera che si respirava il 25 gennaio scorso nella sala conferenze dell’hotel Europa, a Latina, era di quelle d’altri tempi.
Tanto che nel capoluogo pontino, dove ferve la polemica per il convegno sulla scuola organizzato dalla Lega, c’è chi ironizza parlando di “balilla di Durigon”.
Ad accogliere il ministro dell’Istruzione e del merito, il leghista Giuseppe Valditara, c’erano gli studenti dell’istituto agrario San Benedetto, impegnati anche con l’omaggio floreale, era stata allestita una mostra da quelli del liceo Buonarroti, e l’appuntamento è stato aperto dal coro di quelli dell’istituto comprensivo Giulio Cesare di Sabaudia che, con la divisa della scuola e la mano destra sul cuore, hanno intonato prima l’inno nazionale e poi quello del loro istituto.
Come se non bastasse c’era poi anche una classe dell’istituto comprensivo Frezzotti Corradini di Latina, che con la maglia della scuola indosso, al termine dell’evento è stata fatta alzare in piedi dalla coordinatrice del partito di Matteo Salvini a Latina, Pina Cochi, ricevendo un caloroso applauso dopo essere stata presentata come “l’esempio più alto” del messaggio di “educazione e rispetto” appena lanciato dallo stesso Valditara.
Immagini che sembrano tratte da un cinegiornale dell’istituto Luce e che invece sono andate ad arricchire i video diffusi sui suoi canali social dall’organizzatrice del convegno “Pnrr: Piano scuola 4.0. Ambienti di apprendimento innovativi”, la deputata leghista Giovanna Miele.
Il ministro Valditara non si è recato a Latina per parlare di innovazione nella scuola a un evento istituzionale, ma a un appuntamento organizzato dalla Lega, che sulla locandina dell’evento ha messo il proprio logo. Insieme a lui c’erano la deputata pontina Miele, il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, che nel capoluogo pontino, dove aveva proposto di togliere i nomi dei giudici Falcone e Borsellino dal parco pubblico per sostituirli con quello di Arnaldo Mussolini, ha la sua roccaforte, e al senatore leghista Roberto Marti, che ad agosto. dopo che la Giunta del Senato ha negato l’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni. ha ottenuto l’archiviazione dell’inchiesta della Procura di Lecce che lo vedeva indagato per tentato abuso di ufficio, falso ideologico aggravato e tentato peculato relativamente all’assegnazione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata al fratello di un boss della Sacra Corona Unita.
La presenza delle scuole e dei ragazzi a un evento dove campeggiava il simbolo della Lega a Latina è considerato da molti inopportuno e non ha cambiato il quadro la presenza tra i relatori dell’ex assessore della giunta di centrosinistra di Damiano Coletta, Laura Pazienti, che lavora al Ministero. Ma per la Lega è stato solo un “momento di ascolto e confronto” a cui ha preso parte pure il candidato alle Regionali Massimiliano Carnevale, specificando: “Sempre insieme tra la gente della nostra terra”.
(da La Repubblica)
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